Roberto Gemmi ha introdotto la conferenza stampa di presentazione di Viali, sottoponendosi alle domande dei cronisti, mostrando in alcuni casi una certa dose di insofferenza, ma ha risposto con la consueta cordialità che lo contraddistingue. Questo è un sunto delle sue dichiarazioni.
“È palese che quando viene esonerato un allenatore è un po’ una sconfitta della parte tecnica. Sicuramente non è il primo allenatore che viene esonerato, è una prassi, condivisibile o meno, ma lo scopo di questa scelta è dovuto a cercare quello di migliorare il trend che c’era”.
Il DS Gemmi sembra quasi voler dire che l’esonero fosse richiesto a gran voce dalla piazza “Sono un po’ spiazzato dalla sorpresa dell’esonero, avevo percepito cose diverse ma ne prendo atto. L’obiettivo che ho avuto sin dall’inizio è cercare di migliorare costantemente, dove sto lavorando e mettere tutto me stesso in quello che faccio. In questo lavoro non esiste chi non sbaglia, vince chi sbaglia meno. È una scelta faticosa e dolorosa, l’indirizzo è migliorare quanto fatto fino a oggi. Devo dare grande merito a Caserta – ha proseguito il DS Gemmi – perché con lui c’è stato un lavoro importante, in fatto di punti e posizione in classifica. Ma nell’ultimo periodo c’è stato un appiattimento. Se poi si rivelerà una scelta frettolosa o tardiva, solo il tempo ce lo potrà dire. Chi decide è sempre soggetto a un possibile errore, il coraggio di decidere può premiare come no. Con sincerità dico che si è fatta una scelta per cercare di smuovere questo trend di appiattimento. Con malincuore perché sottolineo la qualità di Fabio, un ottimo allenatore, una persona che stimo tantissimo e non è stato semplice dirlo”.
Per il DS Gemmi non esistono divergenze con la proprietà del Cosenza calcio: “La soap opera della proprietà la lascio scrivere a voi perché è offensiva, dal mio punto di vista. Molto! Ve la semplifico io. Ogni volta che volete creare una nebulosa parlate dei consiglieri, i collaboratori e create, panorami, scenari ecc. Ci sono semplicemente io che dopo ogni partita mi confronto con il Presidente ed insieme, confrontando le opinioni, decidiamo cosa è meglio per la squadra. Poi tutto quello che è bar dello sport va oltre. Non è la prima volta che ci siamo confrontati su questa decisione, perché era una scelta dolorosa da prendere e prima di oggi pensavamo ci fossero dei margini per recuperare. Non c’è il filone Gemmi o il filone Guarascio, non c’è mai stato”.
L’esonero di Caserta non è figlio della sconfitta nel derby, anche se ha influito – “La stima per Caserta resta alta, anche se ovviamente sarà risentito. Il derby comunque ha influito molto. In quegli step dove potevamo fare un salto in avanti e sinceramente si è sempre persa l’occasione. Questa cosa dispiace, perché poi numericamente la classifica è quella preannunciata. Ma se ti trovi in una situazione di limbo, sei appiattito, hai timore dell’irreparabile e punti a migliorare. Per restare nel gergo calcistico, quello che non ha mai sbagliato un calcio di rigore in carriera è colui che non lo ha mai tirato”.
Il contratto per Viali sino al giugno 2025 – “Io ho sempre lavorato per mettere dei mattoni e fare dei programmi. Poi nel calcio i programmi sono difficili da fare, perché vengono condizionati dai risultati. Il contratto è stato fatto proprio per mettere un altro piccolo mattone. Un altro passo che dobbiamo fare è quello di non fare sempre un pensiero in negativo, perché avremmo fatto una scelta diversa se non volevamo lavorare in prospettiva”.
Perché non è arrivata prima questa decisione? – “Anche se non arrivavano punti, le prestazioni ci confortavano. Abbiamo cercato di capire in profondità se fosse giusto o no prenderla. Non è una scelta che fa piacere. Probabilmente poteva essere fatta prima, o dopo, o non essere fatta. Nel calcio non è semplice capire il timing, ognuno ha la propria opinione”.
Il contratto di Viali anche per la prossima stagione può essere letta anche in chiave del suo rinnovo? “Questo fa parte della soap opera? Fate decidere me o volete farlo voi? O meglio gli scenari che voi fate, o meglio è più corretto dire che sono stati fatti, fanno sembrare questo. Io come sempre dico, per quello che mi riguarda – ha proseguito il DS Gemmi – a fine stagione, ci siederemo al tavolo e valuteremo insieme se continuare oppure no. Io mi trovo bene a lavorare a Cosenza e se tutto va come deve andare, allora valuteremo se proseguire o meno. Se io mi sento una risorsa, va tutto bene, ma se divento un peso anche se ho un contratto di cinque anni lascio. La mia storia lo dice, mi sono dimesso quattro volte per cui non sono i contratti che mi fanno stare in un posto”.