Non sono passate neanche 24 ore dall’annuncio del presidente Guarascio che, spiazzando tutti ha confermato la promessa fatta alla tifoseria di riscattare il bomber napoletano, che sono subito partite le azioni per rovinare la festa al popolo rossoblù.
Il primo ad alzare la voce è stato il procuratore del calciatore, Mario Giuffredi che ha rilasciato un’intervista (che potete leggere quì) al portale Tuttomercatoweb in cui lancia pesanti accuse al presidente Guarascio reo di non essersi degnato <<degnato di fare neanche una telefonata al calciatore per dirgli che le sue intenzioni erano quelle di riscattarlo. Da quando faccio questo lavoro non mi è mai capitato che una società che vuole riscattare un giocatore non abbia fatto una chiamata. Il comportamento lo reputo non corretto>>. Peccato che il Signor Giuffredi ha omesso di dire che il patron rossoblù in un’occasione pubblica, la consegna del Sigillo d’oro da parte del Sindaco di Cosenza al suo assistito, davanti al calciatore ha proprio fatto la promessa di cui sopra, affermando che la Società avrebbe esercitato il diritto di riscatto. Il procuratore ha poi espresso giudizi sprezzanti sul Cosenza dimenticando come la Società abbia valorizzato il calciatore nella passata stagione.
A stretto giro di posta gli ha indirettamente risposto il DG Ursino, che ai microfoni di Radio Sportiva ha affermato: <<: È stato bravo il presidente, ha nascosto tutto e poi ha deciso, telefonandomi per comunicarmi le sue intenzioni. È la cosa più logica riscattarlo, dopo 20 gol e quel campionato. Poi cosa succederà non lo so. Adesso è nostro, per noi è un grande orgoglio, è un giocatore importante. È stata una grandissima intuizione del presidente che lo ha voluto a tutti i costi. Ha fatto un grande sacrificio e vuole costruire un’ottima squadra per l’anno prossimo>>.
Ecco allora che si aprono nuovi scenari in cui tutto può succedere. Se è legittimo che Tutino abbia aspirazioni a disputare un campionato di Serie A, dopo quanto di buono fatto con la maglia rossoblù, altrettanto lo è quella del Cosenza, di puntare ancora sul calciatore oppure cederlo ad un prezzo che sia congruo del valore acquisito oggi dal calciatore e realizzare una plusvalenza da reinvestire nella costruzione della squadra. Per cui Giuffredi, se tiene tanto a portare il suo assistito sul palcoscenico della Serie A, allora trovi una Società che si presenti dal presidente Guarascio con un’offerta congrua da valutare.
E la tifoseria? Non è stata di certo a guardare e ci ha pensato l’Associazione Cosenza Nel Cuore inviando una dura e condivisibile lettera al procuratore di Tutino che riportiamo integralmente a beneficio dei nostri lettori.
Egr. Sig. Mario Giuffredi,
adesso basta! Senza parola ci rimaniamo noi. E’ stucchevole la sua spavalderia nell’intervista di oggi, 15.06.2024, sul sito tuttomercatoweb.com, a firma dell’ altrettanto disinvolto sig. Alessio Alaimo, sul suo assistito Gennaro Tutino, giocatore del Cosenza Calcio e non suo.
Un’ invenzione di sana pianta su situazioni, che nella realtà trovano una diversa verità. Come quasi, far intendere che la firma sul contratto di prestito, con obbligo di riscatto di luglio 2023, sia stata una distrazione del giocatore quel giorno, magari in sua assenza!? Far credere a tutta una città, che il Cosenza non abbia mai detto nulla sulla volontà di riscatto di Tutino è veramente scioccante, dopo che le chiare intenzioni della società del Cosenza sono state palesate, in data 24 maggio 2024, nella sala di rappresentanza del Comune di Cosenza, alla presenza di tifosi, tv, giornalisti e persino del Sindaco di Cosenza Franz Caruso, con tanto di Sigillo della Città di Cosenza riconosciuto al giocatore. Mancava solo lei Giuffredi!
Il Cosenza non ha mai dichiarato di “sequestrare” Tutino, che legittimamente ha aspirazioni di giocare in serie A, ma non si può arrivare a leggere stupide dichiarazioni offensive per un intera realtà calcistica, su presunzioni di obiettivi non coincidenti con quelli del calciatore, anzi per meglio intendere forse, con gli interessi del procuratore Mario Giuffredi? Gennaro Tutino è un patrimonio del Cosenza e i suoi piani sul giocatore, per i propri tornaconti, evidentemente dovranno essere fortemente rivisti, ma ci faccia il piacere di contare fino a dieci, prima di nominare la piazza di Cosenza, perché delle sue strategie deliranti da oltre un mese, ne possiamo fare a meno.
Il Cosenza Calcio ha importanti obiettivi, è una società sana e organizzata e non permetteremo mai a nessuno di infangarla.
Sorridiamo a leggere sul suo sito una frase, ”Che questo Vademecum sia il patrimonio e le fondamenta di ogni calciatore da me assistito, per un futuro roseo all’insegna della legalità”. Il Vademecum forse è meglio che lo legga lei e pure diverse volte!
Buona fortuna e stia alla larga da Cosenza. Lei, non Gennaro, al quale rinnoviamo il nostro amore. Ci saluti anche coloro che per un mancato scoop le reggono il gioco.
Ass. Cosenza Nel Cuore