Il calcio a Lorica come volano di sviluppo turistico: l’ennesima occasione sprecata.

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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Solo poche settimane fa il tema del ritiro in Sila per il precampionato del Cosenza calcio è tornato d’attualità, sebbene per poche ore soltanto, come avviene ad ogni inizio d’estate per poi naufragare miseramente viste le condizioni delle strutture sportive che ricadono nei comuni di San Giovanni in Fiore e Casali del Manco un tempo Pedace. La conseguenza logica per il Cosenza è stata quella di scegliere la cittadina di Cascia per svolgere la preparazione in vista della nuova stagione.

Come ogni estate gli amministratori locali si affannano a decantare la bellezza dei luoghi come volano di sviluppo turistico, salvo poi fare poco o nulla perché tale sviluppo cresca anno dopo anno fino a raggiungere degli standard qualitativi degni della bellezza dei luoghi. Un discorso questo che vede coinvolta anche la classe imprenditoriale locale che raramente lavora di concerto per tale scopo.

Dato che noi siamo una testata sportiva dedicata alla Società rossoblù, siamo andati a verificare le condizioni reali delle due strutture insite nella ridente Lorica, detto per inciso uno dei posti più belli della nostra Calabria, portando alla vostra attenzione le doto dello stato dei luoghi che potete visionare in questa fotogallery.

Nel comprensorio di Lorica insistono due campi di calcio distanti poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Il primo si trova nel comune di San Giovanni in Fiore in località Mellaro-Cincillà ed è la struttura utilizzata in passato dal Cosenza ed altre Società professionistiche e non. La sua importanza è segnalata sul sito della Pro-Loco Lorica nella sezione “Cosa Fare e Vedere” con queste parole: “Il campo sito in località Mellaro-Cincillà, fu costruito ad opera del compianto Presidente Antonio Acri proprio in riva al Lago Arvo favorendo la preparazione atletica di pre-campionato a squadre di diverse categorie calcistiche in uno scenario da favola. Esso è attualmente ben curato ed è provvisto di ampi spogliatoi ed inserito nel contesto della vegetazione del luogo”.

Peccato che tale descrizione non corrisponda affatto alla realtà, visto che le condizioni sono quelle che vedete in foto: il terreno è brullo seppure l’erba alta sia stata tagliata e non si hanno notizie di un’eventuale nuova semina che possa riportarlo allo stato ottimale. La struttura degli spogliatoi appare dall’esterno in buone condizioni sebbene sia circondata da materiali in disuso.

Ben diversa la situazione in cui versa il campo sito in località Mellaro-Coppo, che insiste sul territorio comunale di Casali del Manco, nato dopo la fusione del comune di Pedace con quello di altri comuni limitrofi della zona presilana. Un disastro totale come documentano le nostre foto: campo in totale abbandono, come è oramai da tempo immemore (a memoria del sottoscritto utilizzato solo una volta ed in tempi molto remoti).

Per questo campo la descrizione che offre sempre il sito della Pro-Loco di Lorica, si parla che il campo “non è ancora agibile in quanto la ditta costruttrice ha trovato ostacoli derivanti dal fondo del terreno argilloso. Si spera, comunque a breve, di risolvere il tutto per soddisfare le crescenti richieste delle società sportive”. Il concetto di breve in questo caso è altamente dilatato tanto da non essere mai stato oggetto di lavori di riqualificazione. Anche in questo caso la struttura degli spogliatoi dall’esterno appare in buone condizioni.

Ora sorge spontaneo chiedere  ai sindaci di San Giovanni in Fiore e Casali del Manco Rosaria Succurro e Francesca Pisani, con la prima che svolge anche il ruolo di Presidente della Provincia di Cosenza, come mai non intervengano a progettare e realizzare gli interventi necessari per riqualificare le due strutture sportive, in modo da fare si che esse possano essere messe a disposizione per il periodo estivo, delle Società di calcio professionistiche che potrebbero tornare a scegliere Lorica come sede dei ritiri pre-campionato alimentando il bacino d’utenza della località silana che potrebbe così godere anche del turismo sportivo, accogliendo le tifoserie delle squadre, in modo che ne benefici tutto il tessuto economico di Lorica.

Altra domanda da porre è rivolta all’imprenditoria locale che non si pone come stimolo verso le amministrazioni locali, per far si che il turismo sportivo possa essere arricchito dal calcio con tutti i benefici che ne conseguono in termini di visibilità locale e nazionale. Perché, se si continua a guardare al proprio orticello difficilmente Lorica farà quel salto di qualità che merita.

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