In tanti e tanti anni di calcio, raramente mi è capitato di incontrare una arbitro talmente scarso che farebbe concorrenza a Byron Moreno. Un arbitro, tal Stefano Striamo della sezione di Salerno, in stato confusionale che ha rovinato il pomeriggio del Cosenza, capace di inventarsi una nuova regola nel mondo del calcio, quella dei tre secondi; mi spiego.
Sul risultato di parità l’attaccante del Cosenza subisce un calcione in piena area avversaria, il colpo lo si è sentito fino sopra la tribuna, per l’arbitro non è rigore, ma la spiegazione assurda, sentita con le mie orecchie, data alla panchina del Cosenza che, giustamente, si è riversata in campo è stata: “non è rigore perché si rialzato in tre secondi” … allora o questa è una nuova regola che non conosciamo, è rigore solo se rimani a terra almeno quattro secondi o l’arbitro ha perso il controllo. Ma non è solo questa la “perla” di Striamo e dei suoi collaboratori, c’è altro; sul risultato di 1-0 per il Cosenza il portiere ospite respinge un colpo di testa di Roseti oltre la linea di porta, l’assistente non vede il gol e non potrebbe essere diversamente visto che non era in linea, anzi era indietro di almeno cinque metri. Sull’1-1 Striamo si inventa una punizione inesistente con la stessa identica dinamica di Cosenza – Salernitana in B, che Aureliano non ha concesso e sullo sviluppo dell’azione è arrivato il rigore per i campani; qui invece l’ha concessa ed è arrivato l’1-2 del Frosinone e manca un altro dubbio rigore al Cosenza nella ripresa.
Arbitri del genere sono la rovina del calcio italiano, il fatto che la categoria soffre tremendamente la mancanza di arbitri, questo non giustifica far dirigere incontri ad direttori di un livello così scarso.
Considerato che il Frosinone è una squadra eccellente, con grande padronanza del pallone, con trame di gioco palla a terra senza sprecarne una, il Cosenza ha disputato la sua partita più bella da inizio campionato e fa male, molto male, vederla compromessa da un totale incapace con il fischietto in bocca. Peccato, ma poi non gridiamo allo scandalo quando si degenera in episodi che rimangono assolutamente deprecabili ma che a volte andrebbero analizzati fino in fondo.
Questo il tabellino della gara:
Cosenza: De Fanceschi, Cioffredi (75’ Bonofiglio), Riga, barone, Touadì, Petrucci (83’ De Luca), Contiero (75’ Delicato), Silvestri, Roseti (70’ Colasurdo), Begheldo (75’ Ragone), Perricci. A disposizione: Baldi, Lanzillotta, Lombardi, Marini, Ansdilewko, Musacchio. All. Nicola Belmonte
Frosinone: Minicangeli, Diallo, Corallini (46’ Reali), Borgia (58’ Stoyanov), Pelosi, Shkambaj, De Filippis, Molignano, Dixon, Ferizaj (90’ Buonpane), Befani (77’ Carfagna, 90’ Fiorito). A disposizione: Barone, Cellupica, Antonellis, Schietroma, Baptista, Capanna. All. Emanuele Pesoli
Arbitro: Stefano Striamo di Salerno
Assistenti: Giuseppe Romaniello e Giovanni Ciannarella di Napoli
Marcatori: 21’ Perricci, 28’ Diallo, 35’ Befani, 74’ De Filippis, 86’ Barone
Note: la gara è stata disputata sul terreno di gioco del Centro Sportivo “Marca” ed anticipata alle ore 11:00. Giornata di sole ma molto fredda. Spettatori circa 70. Espulso al 91’ l’allenatore in seconda del Cosenza Paolo Infusino. Ammoniti: 32’ Perricci, 46’ p.t. Roseti, 62’ Stoyanov, 83’ Molignano. Calci d’angolo 7-2 (p.t.: 1-2). Tempo recuperato: p.t.: 2; s.t.: 4+1