Per una volta facciamo una deroga alla nostra linea editoriale che ha da sempre prediletto pubblicare e commentare comunicati ufficiali, ma dato che oramai la fuga di notizie sta montando come l’onda di uno tsunami, la diamo anche noi con la certezza del 99% e la mortificazione di un ruolo che non viene più rispettato in maniera palese.
Dopo la prestazione indecorosa di ieri con il Pisa, Guarascio torna sui suoi passi e richiama Alvini a guidare la squadra in questo finale disastroso di campionato. Una decisione che aveva preso solo poche settimane fa in maniera autonoma e contro il parere del DS Delvecchio, così come certamente sarà avvenuto in queste ultime ore.
Questo è l’ennesimo segnale del caos che regna in una società che sta confermando di non essere adeguata a definirsi professionistica, men che meno a rappresentare il nome della nostra città.
Ora la patata bollente passa nuovamente in mano ai calciatori chiamati a ritrovarsi nuovamente ad essere guidati da un tecnico che avevano sfiduciato nelle segrete stanze, sfiducia ribadita persino dopo la debacle del derby, per questo ora ci attendiamo da loro uno scatto di orgoglio oltre che di professionalità.
Se proprio vogliamo trovare una sola cosa positiva in questa vicenda è quella che a portare mestamente in Serie C il Cosenza, non sarà un tecnico e una persona per bene come Tortelli che ha scritto pagine di storia del Cosenza Calcio e che per amore di essa aveva, insieme a Belmonte, accettato di portare aventi in una stagione così tribolata, ben sapendo quanto difficle era il compito che gli avevano assegnato.