Nella tarda serata di ieri, la F.I.G.C. ha diffuso tramite il suo sito internet, il dato delle spese che i club di Serie B hanno dovuto affrontare per pagare le commissioni degli agenti dei calciatori di ciascuna squadra nel periodo che è andato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, per un totale, che ammonta a 33,6 milioni di euro, circa un settimo di quello che si spende in Serie A (più di 226 milioni).
In cadetteria, a guidare questa particolare classifica risulta la Sampdoria, seguita da Sassuolo e Salernitana, mentre il Mantova, il Cittadella e la Juve Stabia, sono quelle che spendono meno in commissioni, con la squadra campana che in pratica non ha versato neanche un euro agli agenti dei suoi calciatori.
Questa tabella è stata stilata in base ai dati forniti alla federazione dalle società stesse ed è indicativa di quanto questa voce sia diventata “ingombrante” per i proprietari delle squadre, non a caso è stata una delle lamentele più ricorrenti del proprietario del Cosenza, Eugenio Guarascio, nel corso degli ultimi anni.
Ma quanto incidono queste commissioni sul monte ingaggi di ogni squadra? E qual è la situazione del Cosenza? Per farlo abbiamo comparato questi dati con quelli diffusi ad ottobre scorso, relativi al monte ingaggi di questo campionato e sebbene il dato delle commissioni incida su due campionati diversi, pensiamo che per molte delle squadre della Serie B sia una comparazione non molto distante dalla realtà.
Detto che le squadre che spendono di più in questo campionato per gli emolumenti di calciatori e staff tecnici, sono quasi sempre anche quelle che versano maggiori risorse ai procuratori, diverso è il discorso se si analizzano i dati in termini percentuali dove si evidenziano delle sorprese, dove forse quella più clamorosa riguarda proprio il Cosenza.
La squadra che spende di più in commissioni è la Sampdoria, seguita nell’ordine da Sassuolo, Salernitana, Spezia, Frosinone e Cremonese. Ma se si raffrontano i dati delle commissioni con il monte ingaggi, troviamo che la cifra spesa dallo Spezia incide per il 25%, quella del Frosinone per il 24%, quella della Salernitana per il 21%, quella della Samp per il 20%, mentre quella del Sassuolo che è del 13% è addirittura minore di quella del Cosenza che si attesta al 17%.
Osservando proprio i dati del Cosenza troviamo che la società silana spende in commissioni 1.156.457,79 a fronte di un monte ingaggi pari a 6.932.553 di euro, posizionando i rossoblù al nono posto di questa speciale classifica, a fronte del quindicesimo occupato in quella del monte ingaggi.
Sono dati che poi andrebbero letti anche in termini di ritorno effettivo sulla qualità tecnica della rosa messa a disposizione di Alvini. Perché se consideriamo le posizioni in classifica con le cifre spese, notiamo che quasi tutte, ad eccezione di Sampdoria, Salernitana e Cosenza non hanno tratto beneficio dalle cifre spese, sebbene le altre due squadre possano vantare un recente trascorso in Serie A.
In quest’ottica ha fatto molto meglio il Pisa con il 9% nel rapporto commissioni/monte ingaggi che ha fruttato sul campo il secondo posto in classifica e la quasi certezza della promozione in massima serie. Meglio di tutte ha fatto certamente la Juve Stabia con il suo 0% su soli 5.578.002di monte ingaggio che gli stanno valendo sul campo, una posizione in zona play off, cosi come al Cesena (5%) e Catanzaro (6%).
Insomma, non resta da dire che non solo bisogna essere oculati nelle spese, ma bisogna anche saperli spendere in modo che la resa sia massima e non minima, ahinoi, come quella del nostro disastrato Cosenza, ma anche di tante altre squadre dell’attuale serie cadetta.