Mentre il Cosenza Calcio continua a non manifestare alcun segno di vitalità, in virtù di una calma apparente che pare essere più vicina ad un encefalogramma piatto, con un disprezzo manifesto verso tutto e tutti, tanto da non dovere sentire il bisogno neanche di comunicare il via libera della Covisoc all’iscrizione alla Serie C, ma di fare gli auguri C.T. della Nazionale Rino Gattuso, giusto per pubblicare una foto del campione del mondo in compagnia del proprietario Eugenio Guarascio, e ai maturandi alla vigilia degli esami di stato, cosa che ci dice quali siano le priorità di questa società e del rispetto che nutre verso i tifosi che bramano notizie ufficiali, ecco che il popolo rossoblù torna a fare sentire la sua voce.
I sostenitori del Cosenza Calcio, come hanno già fatto negli anni scorsi, torneranno in piazza. L’appuntamento è fissato per mercoledì 25 giugno, alle ore 19, Largo Carratelli, nel tratto finale di Corso mazzini a pochi metri dal Palazzo comunale, per un’iniziativa che si preannuncia carica di tensione e attaccamento ai colori rossoblù. Il messaggio lanciato dagli organizzatori non lascia spazio ai dubbi: “I tifosi sono custodi della storia” e il loro obiettivo è “difendere” il Cosenza da un presente senza direzione e futuro.
Ancora una volta tocca alla tifoseria silana mobilitarsi per ribellarsi alla gestione Guarscio che come al solito non mostra alcun segno di cambiamento, mantenendo il suo tratto distintivo che è quello di essere paludato in sabbie immobili.
Quella di mercoledì sarà la prima protesta dei supporter cosentini, ad inizio stagione e la scelta di farla a pochi metri da Palazzo dei Bruzi, rappresenta un chiaro segnale da inviare non solo alla proprietà Guarascio, ma anche alle Istituzioni cittadine e in particolare al sindaco Franz Caruso, reo di stare dalla parte dei tifosi solo a parole, senza fare seguire atti concreti rispetto alle mancanze del Cosenza calcio.
L’iniziativa del 25 giugno si propone di essere non un mero atto di protesta, ma come un vero grido d’allarme per l’identità calcistica della città, messa sempre più in discussione dalle scelte di una proprietà della squadra che ancora una volta, si ripropone con un modus operandi privo di progettualità e soprattutto rispetto per la storia ultracentenaria del Cosenza Calcio. I promotori invitano tutta la cittadinanza a partecipare per manifestare unità, passione e voglia di riscatto.