Non si può andare avanti in questo modo. La classe arbitrale attuale è assolutamente impreparata ad affrontare il campionato. L’unificazione delle categorie ha peggiorato ulteriormente la situazione; anni fa prima di poter accedere a dirigere una gara di serie A dovevano passare anni ed anni a fare esperienza nelle categorie inferiori e solo quando si era veramente preparati allora si poteva arbitrare in serie A, di solito si esordiva nelle gare di fine stagione senza problemi di classifica. Adesso si vede una vera e propria galleria degli orrori. Gli arbitri che normalmente dirigono in serie A sono sempre supportati dal VAR e dagli occhi telematici per cui le responsabilità che si devono assumere sono decisamente poche. Quando un arbitro di A scende a dirigere gare in serie B e non ha il supporto della tecnologia, va in confusione, deve prendere decisioni in prima persona e non essendo più “allenato” a questo, il più delle volte combina disastri. A tal proposito basta guardare, giusto per restare in casa nostra, alle vergognose prestazioni di Massa in Cosenza – Empoli, Meraviglia in Cosenza-Venezia e Cosenza-Pordenone e, ieri, di Giua a Lecce. Al di là della presenza o meno della tecnologia che ormai è diventata imprescindibile per i motivi di cui sopra, il problema è l’impreparazione della categoria che è diventata cronica; il rigore alla Spal contro il Vicenza, il gol del Monza e tanti altri episodi clamorosi ne sono la testimonianza più evidente. Certo!!! Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ci sono anche arbitri (Aureliano, Ayroldi, Di Bello, Manganiello, Robilotta) ed assistenti bravi, ma sono mosche bianche in un panorama decisamente mediocre. Passiamo agli assistenti. Qui il discorso si fa ancora più “pesante”. Un tempo gli assistenti si limitavano a segnalare le rimesse laterali e qualche fuorigioco, adesso sono diventati parte integrante della direzione della gara, e questo potrebbe anche andare e bene e sarebbe giusto, però, anche in questo caso devono essere persone adeguatamente preparate. Sempre per rimanere in casa nostra, la Di Monte nega un gol regolare alla Spal, Perrotti fa assegnare un rigore al Pisa con un fallo (ammesso che ci sia) un metro fuori area, Miele fa annullare un gol al Cosenza a Cremona per un fuorigioco che solo lui ha visto e, per ultimo, Mokhtar, a Lecce, segnala a Giua il secondo rigore che è inesistente. Detto questo vediamo quando l’AIA si decide a fermare, e per un bel po’ di tempo, quelli che combinano disastri, anche perché questa volta la tecnologia esiste e gli errori sono ben documentati da decine di telecamere e decine di inquadrature. Inizia l’era Trentalange e speriamo che vada meglio dell’era Nicchi, anche perché non ci vuole molto, peggio di così è difficile fare.
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