La legge del “9”. Gabriele Gori lancia l’ennesima dichiarazione d’amore al “suo” Cosenza. Anche contro il Como, il biondo attaccante, oltre a segnare un gol da cineteca, gioca la sua ennesima partita a tutto campo, sfoderando una prestazione da applausi.
Il “9” ha impiegato appena 14 minuti per far esplodere il “Marulla”, vestito a festa per quest’attesissimo turno infrasettimanale. Il gol, è un’autentica perla balistica. C’è tutto: tecnica, intuizione, convinzione, cattiveria agonistica, imprevedibilità, precisione.
È una marcatura che, siamo convinti, entrerà tra le primizie realizzative della giornata di campionato. Rivediamola, come se fosse alla moviola. Dopo una serie di passaggi veloci, Gori raccoglie palla, disorienta il suo marcatore e da fuori area, fa partire un missile che, s’infila sotto il sette, facendo esplodere il boato della Nord.
Il gol carica i Lupi che spingono sull’acceleratore, alla ricerca del raddoppio. Il Como, pur accusando il colpo, non si disunisce e cerca di trovare, per ben due volte, la strada del pareggio. Le uniche azioni lariane degne di nota, sono due: al 16′ un bel tiro di Bellemo dal limite dell’area viene respinto in tuffo da Vigorito. Al 34′, invece, è Cerri che serve Parigini che lascia partire un tiro che colpisce entrambi i pali della porta del Cosenza.
Che spavento. Ancora una volta Vigorito è salvo. Fino al duplice fischio finale, non succede più nulla. Nel secondo tempo, il Cosenza cerca di concretizzare il raddoppio ma, vuoi per troppa precipitazione, vuoi anche per qualche errore di impostazione, i Lupi non riescono a trovare la via del gol.
Il Como prova a rendersi pericoloso con Cerri che, di testa, cerca di infilare Vigorito. L’ex Lecce è attento e respinge. All’ora di gioco, Zaffaroni decide i primi cambi: fuori Gerbo e Sy, dentro Corsi e Vallocchia. Dieci minuti dopo, altro slot: Pandolfi ed Eyango, entrano per Caso e Boultam.
Il Como spinge e cerca di trovare il pari ma la retroguardia dei Lupi spazza lontano ogni incursione ospite, annullando il forcing lariano. Al 90′ arriva il 2-0. Millico, appena entrato, impiega meno di un minuto per spingere la palla in rete.
Tutto nasce da una rimessa laterale lunga di Situm. Sembra un calcio d’angolo. Lo spiovente finisce tra i piedi di Millico che, dopo aver bruciato il suo diretto marcatore, batte a rete, fulminando l’estremo difensore comasco.
È l’apoteosi. Cosenza sogna e si “coccola” i suoi bomber.