Lo sguardo sulla gara di Alessandria

Roberto Stancati

Roberto Stancati

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a cura di Roberto Stancati

Prestazione grigia del Cosenza in tono con i colori delle maglie dell’avversario. Ha deciso nel finale un gol di Di Gennaro su una fatale disattenzione della retroguardia silana su tiro dalla bandierina; bravo il centrale a eludere di un niente la posizione di off side e ad approfittare di una difesa alquanto distratta.

Eppure il primo tempo del Cosenza non era dispiaciuto con i piemontesi assolutamente inoffensivi, è mancato però il piglio giusto agli uomini di Zaffaroni specie dopo l’uscita del bravo Millico per l’ennesimo infortunio che colpisce i silani in una settimana disgraziata che ha visto perdere anche il pilastro difensivo Vaisanen e nella ripresa della partita di oggi il portiere Vigorito.

Tanti, troppi infortuni e qualche cambio improvvido come quello di Boultam sino ad allora migliore in campo per un Eyango che in quel frangente forse non serviva anche perché non al meglio pure lui. Insomma una trasferta nata male e finita peggio per un Cosenza apparso un po’ in debito d’ossigeno. Mai sosta giunge più opportuna per rifiatare e recuperare qualcuno utile alla causa con alle porte un ciclo di partite molto complicate come dettato sempre dal torneo cadetto.

Peccato, il Cosenza, ma non quello odierno, aveva tutto per fare il pieno ma ritorna a casa a mani vuote e dovrà riflettere sul proprio atteggiamento divenuto con il passare dei minuti molle e attendista. Come spesso accade nel calcio in una contraddizione solo apparentemente superficiale L’Alessandria, alla sua prima vittoria, non ha rubato nulla ma un pari, forse, poteva anche starci.

Infine un appunto al bravo Caso troppo innamorato del dribbling che gestendo meglio il suo talento poteva anche mandare in rete in un paio d’occasioni i suoi compagni. Benedetto ragazzo!! Un po’ meno egoismo!!.

Si ringrazia per la foto l’ufficio stampa dell’Alessandria Calcio

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