Rafele ci ha lasciati, Rafele Mandoliti, soprattutto Rafele du Gatto Nero, mitico bar nel quale sono cresciute intere generazioni di sportivi rossoblù. Quanti ricordi, quante serate a parlare, gioire e soffrire per il nostro Cosenza. Il Caffè è chiuso da tempo, tutto è tritato nella macchina spietata dello scorrere della vita, eppure quando si passa da quel tratto di corso Mazzini le voci, le presenze del passato diventano presente e i ricordi si materializzano in un malinconico sentire.
Grande tifoso Rafele, grande senso di appartenenza ai colori rossoblù, mai una critica e tanto affetto verso ogni membro della squadra. Ricordo dopo un 1-5 subito a Barletta che lui cercava di consolarci, che la colpa era sempre della dea bendata e che non avevamo demeritato!! Partecipare alle trasferte con lui era un trionfo di spensieratezza con quei broccoli e salsiccia mangiati sul tettuccio della macchina e che avevano il sapore dell’avventura, il suo passeggiare nel corridoio della tribuna B vicino al fossato dove poco vedevamo ma a lui poco importava e i gol se li faceva raccontare! Grande tifoso Rafele ma anche persona umile e rispettosa, un vero signore che sapeva accogliere sempre con il sorriso e con quel suo “Novita?” che faceva partire ore e ore di discussioni sul Cosenza e dintorni, molto Cosenza e pochi dintorni per la verità. Con la sua scomparsa perdiamo un amico e un personaggio tipico di quel calcio genuino che oggi non esiste più e che noi non smetteremo mai di rimpiangere, ti immaginiamo a braccetto con Gigino Lupo e gli altri grandi padri del tifo rossoblù che hanno contribuito a fare la storia di questa meravigliosa squadra.