Aglietti: il Cosenza è una squadra insidiosa

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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Queste le parole del tecnico degli amaranto alla vigilia della trasferta di Cosenza.

“La partita di domani è importante, è un derby. Il Cosenza sta avendo difficoltà fuori ma in casa sta facendo molto bene. Le assenze lasciano il tempo che trovano, certe defezioni a volte possono pesare, ma il Cosenza in questo momento ha un grande entusiasmo. Sono capaci di chiudersi molto bene e ripartire in velocità. È una squadra insidiosa, i due attaccanti stanno facendo molto bene, Gori sta trovando il gol con continuità, Caso sta dimostrando di avere qualità. Non dobbiamo concedere troppo spazio alle spalle”.

Ancora qualche dubbio prima di fare le scelte per l’undici titolare: “Sto valutando le varie opzioni, soprattutto alla doppia punta di peso. Non dobbiamo essere mono marcia, dobbiamo attaccare bene la porta, giocare con due attaccanti è un’opzione”. E aggiunge: “Ho tutti a disposizione, tranne Ejjaki. Adjapong dovrebbe tornare in panchina, per noi è un calciatore importante, ha tanta gamba e forza, al momento è indietro fisicamente. Può giocare sia basso che alto“.

Il tecnico degli amaranto non si lascia condizionare dai nomi importanti che compongono la rosa che ha a disposizione: “Vediamo come sta Rivas, a Perugia e contro il Cittadella ha accusato dei problemi e mi ha chiesto il cambio: questo non è giusto, se non si è al 100% va detto. Deve mettersi a posto, chi va in campo deve stare bene, mi deve dare delle garanzie. Lui ha viaggiato tanto, vuole dare una mano alla squadra. Ho un paio di soluzioni, possono mettere anche Liotti, utilizzare un destro e un destro, la partita sarà lunga e devo scegliere le soluzioni migliori”.

E chiosa su Menez: “Si parla troppo di lui, è un giocatore della Reggina come gli altri. Mi aspetto di più da lui, mi aspetto che dia una mano in fase di non possesso, deve essere più continuo. Se continua così sta fuori, non è che deve giocare per forza. Non bisogna fare polemica se non gioca Menez, se domani non gioca è perché non ha fatto bene con il Cittadella. Il campo determina le scelte, se lui ha a cuore il progetto sa quello che deve fare. Io sto cercando di dargli delle possibilità, l’anno scorso era fuori dai radar”.

Infine due parole sul ruolo del portiere titolare: “All’inizio la scelta era ricaduta su Micai, per l’esperienza e la qualità. La partita di Pisa ha spostato gli equilibri, Turati è entrato e ha fatto bene. Adesso è il turno di Micai attendere il suo momento, Turati sta bene e non c’è motivo di cambiare. Mi dispiace per Alessandro, ha pagato la sciocchezza di Pisa, la sta pagando sulla sua pelle, deve stare tranquillo”.

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