Dal tamponamento ad un autotreno del pullman dei giocatori silani al compleanno di Bruno Giorgi festeggiato dopo il pari: storia di Parma-Cosenza

Ernesto Pescatore

Ernesto Pescatore

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Parma e Cosenza si sono incontrate nella Città Ducale, in partite di campionato, cinque volte, tutte in serie B: il bilancio è nettamente favorevole al Parma con quattro vittorie ed un pareggio.

La prima volta il 19 novembre 1961, alla decima giornata: contro una formazione tutt’altro che trascendentale, i “lupi” offrono una prestazione opaca contrassegnata da vistosi scompensi in difesa e scarse idee in fase di costruzione. Parma quasi subito in vantaggio con una rete messa a segno da Vicino al 15’; la squadra di Genta continua ad insistere, ed al 36’ l’ala sinistra Meregalli ottiene il secondo gol che praticamente pone fine all’incontro. Nella ripresa il Parma non insiste perché pago del risultato e Spanio trova addirittura modo di buttare fuori un calcio di rigore (82’) concesso dall’arbitro forse con eccessiva precipitazione, dato che la palla parmense finisce in rete dopo aver toccato il braccio di Orlando. Per i “lupi” è la quinta sconfitta esterna in altrettante uscite, i tifosi protestano e si apre una crisi tecnica nei confronti di Zsengeller.

Risultato ancora più “rotondo” il 16 dicembre 1962, alla tredicesima giornata: dopo un inizio promettente, durante il quale Dalla Pietra ha l’occasione di siglare la rete del vantaggio, il Cosenza si abbandona completamente nelle mani del Parma che, dopo alcuni errori sotto misura, passano in chiusura di tempo grazie a Meregalli. La ripresa è un monologo degli emiliani con i “lupi” incapaci di abbozzare una reazione significativa e sempre più a disagio su un terreno che si addice ai pattinatori. Il portiere cosentino Ravera subisce il raddoppio al 65’ da parte di Bruschettini su azione susseguente a calcio di punizione e all’82’ è costretto a chinarsi per raccogliere un terzo pallone, finito nel sacco per una sfortunata deviazione di Fontana su conclusione di Possanzini. Brutto scivolone del Cosenza al “Tardini”. Risultato severo oltre i demeriti dei rossoblù che hanno denotato vistosi limiti di coesione e grande fragilità di temperamento.

Terzo incontro e terza sconfitta il 5 aprile 1964: la tattica difensivistica ha nuociuto ai “lupi” che, se avessero osato, non sarebbero usciti battuti dal terreno parmense. La lodevole ripresa dei rossoblù non è stata sufficiente a riequilibrare le sorti di una gara compromessa nel primo tempo dopo il vantaggio di Cavallito al 10’, il momentaneo pareggio ottenuto su sfortunata deviazione di Bruschettini su simultaneo colpo di testa di Ippolito ed il 2-1 firmato da Morelli al 30’. Nel finale, gli errori sotto misura di un impreciso Campanini hanno vanificato gli sforzi di un centrocampo spesso in affanno. Sconfitto di misura, il Cosenza viene raggiunto in graduatoria dagli stessi emiliani con 20 punti al terz’ultimo posto. Venerdì 3 dicembre, durante il trasferimento da Firenze, dove erano giunti in treno, fino a Parma, il pullman sul quale viaggiava la squadra del Cosenza ha tamponato un autotreno. Nessun ferito, si registrano solo danni materiali.

Finalmente il primo pareggio arriva il 20 novembre 1988, all’undicesima giornata: in una giornata umida e fredda, il Cosenza soffre, passa in svantaggio con Melli al 32’ ma agguanta il pari con un preciso pallonetto di De Rosa al 62’ da poco subentrato a Napolitano. Giorgi festeggia il suo compleanno con il quinto risultato utile consecutivo della squadra.

Una debacle l’ultimo incontro disputato l’1 ottobre 1989: 5-1! Al 22’ punizione battuta da Pizzi, barriera che ribatte e sfera che giunge a Melli, lesto a porgerla indietro allo smarcato compagno. Un bolide imparabile e Parma in vantaggio. Il raddoppio, puntuale, giunge poco dopo la mezz’ora. Ancora punizione sulla destra, poco fuori l’area di rigore, ancora un pallone a parabola, questa volta di Catanese. Si avventa Minotti (anche lui smarcato) e di testa beffa da pochi passi l’incolpevole Di Leo. Tre minuti dopo la terza segnatura che toglie praticamente ogni speranza a Castagnini e compagni. Un lancio preciso di Pizzi su Melli, questi riceve, si gira e spara. Di Leo è bravissimo a ribattere, ma la sfera giunge ancora alla punta che, con una bella mezza rovesciata, insacca di precisione. Nella ripresa il Cosenza subito agguanta il gol con Marulla. L’ex avellinese è pronto, infatti, a sfruttare un madornale errore della retroguardia di casa, aggira il portiere e depone nel sacco. Al 69′ il quarto gol del Parma su rigore concesso dal direttore di gara per un mani di Lombardo: Pizzi spiazza Di Leo. Il quinto gol arriva all’84′ a seguito di una fuga da sprinter di Giandebiaggi, che tocca in mezzo allo smarcato Melli: facile d’un passo buttar dentro. A pochi secondi dallo scadere ancora un rigore per gli emiliani a seguito di un’entrata fallosa di Lombardo. Batte dal dischetto Ganz, da poco entrato al posto di Pizzi, ma Di Leo compie l’ennesima ed ultima prodezza respingendo in angolo. Subito dopo l’incontro, Simoni chiede ed ottiene dal presidente Serra, di sospendere tutti i permessi e di portare in ritiro i rossoblù.

Due i precedenti in Coppa Italia: l’8 settembre 1963, nel primo turno preliminare, il Cosenza tiene bene il campo e chiude il primo tempo in vantaggio grazie ad una punizione bomba di Calzolari dopo appena 13’. Nella ripresa, la cervellotica decisione dell’arbitro che espelle Orlando per un’entrata a forbice su Pinti, decisa ma non scorretta, fa pendere la bilancia a favore dei padroni di casa. Ridotto in dieci uomini, il Cosenza non resiste agli attacchi e viene travolto dal Parma che lo raggiunge con Pinti al 57’ e, di slancio, lo supera con Spanio al 66’ ed ancora Pinti all’85’.

L’ultimo incontro nella scorsa edizione, il 25 novembre 2020, nel quarto turno eliminatorio. Inaspettato al 13′ arriva il vantaggio del Parma: rimpallo fortunoso in area del Cosenza che libera Brunetta solo davanti a Falcone e lo batte con un tiro rasoterra. Al 38′ il Cosenza pareggia: bel pallone lavorato sulla destra da Bouah che pennella un cross perfetto in area finalizzato da capitan Corsi, solo al centro dell’area. Nemmeno il tempo di esultare ed i parmensi segnano ancora con Brunetta che tutto solo raccoglie un cross da trenta metri e trova la difesa del Cosenza impreparata.

Nella foto, una formazione del Cosenza nella stagione 1963-64: in piedi da sinistra: Ippolito, Orlando, Ravera, Campanini, Millea, Gualtieri; accosciati: Calzolari, Dalla Pietra, Marmiroli, Baston, Danelon.

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