Un Cosenza deprimente

Roberto Stancati

Roberto Stancati

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Va bene il dopo Covid, va bene il mercato che non decolla, va bene tutto ma la prestazione, anzi la non prestazione di oggi è stata indecente. Poco da dire, anche dopo il pari su autorete che aveva permesso al Cosenza di prendere un po’ di fiducia nessuno ha mai creduto di poter arrivare ad un risultato positivi vista anche l’inferiorità numerica per l’ingenua espulsione di un Bittante irriconoscibile. Troppa la differenza tra le due squadre con un Ascoli ben messo in campo malgrado le gravi assenze (Dionisi, Maistro ecc.) guidato da un signor tecnico e un Cosenza imbarazzante, senza nerbo, senza schemi, senza nulla. Non sappiamo come possa risollevarsi questa compagine che dopo le prime sei giornate si è sciolta come neve al sole con numeri da far accapponare la pelle. Aspettiamo la fine del mercato, certo, la fine per carità ma abbiamo l’impressione che il buon Occhiuzzi è stato un rimedio peggiore del male e che il tecnico di Cetraro ancora non sia pronto per la categoria formata da squadre lontane anni luce dai silani. Ci auguriamo di essere smentiti ma la china presa porta a retrocessione diretta. Speriamo di vincere il recupero a Cittadella, ma in queste condizioni la speranza è pura utopia. Chissà cosa penserebbe il buon Di Marzio a vedere il “suo” Cosenza ridotto in queste condizioni?

Prestazione incerta del sig. Meraviglia che non fa onore al suo nome, comunque il fischietto di Pistoia non ha inciso sul risultato. Giusto il rigore concesso ai marchigiani per uno scriteriato intervento, non il primo, di Tiritiello su Bidaoui, giusta l’ammonizione, la seconda, all’ingenuo Bittante. Detto degli episodi principali molti i falli ignorati o invertiti e poca la personalità dell’arbitro toscano che già in altre occasioni non ci aveva convinto. Buona la  prova degli assistenti Preti e Sechi.

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