IL COSENZA ALZA LA COPPA

Riccardo Tucci

Riccardo Tucci

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Al termine di una gara dai due volti il Cosenza, finalmente, riesce ad alzare questa Coppa sfuggitale lo scorso anno alla finale. Una gara, dicevamo, dai due volti, un primo tempo in cui si è visto un Cosenza contratto e timoroso; quasi nullo l’apporto degli esterni di attacco sempre chiusi nella morsa dei difensori della Prosmosport che bloccava e ripartiva senza creare, comunque, grossi pericoli alla porta difesa da Gradolone. Da registrare, nel primo tempo, solo una rete annullata a Cinque per una sospetta posizione di fuorigioco. Cambia tutto nella ripresa, il Cosenza entra in campo più determinato e con il vento a favore; vento che, se da un lato agevola i tiri dalla lunga distanza, dall’altro penalizza le trame in profondità del Cosenza. Dopo soli due minuti del secondo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, arriva puntuale il tiro dalla distanza di Lucia Conte che sblocca la partita. A questo punto il Cosenza inizia a macinare gioco, complice anche il calo delle avversarie che tanto hanno speso nel primo tempo. Alcune buone occasioni senza esito per il Cosenza fino al raddoppio della neo entrata Fabiola Paura che mette il suo sigillo, quello definitivo, alla partita. La squadra di Luisa Orlando congela la gara e le ragazze lametine non hanno più occasione di impensierire la retroguardia silana fino al fischio finale di una Mannarino meno brillante della gara precedente. Buona la prestazione dei due assistenti, Elisa Lavarra e Tommaso Gaetano. Le feste finali sono il giusto coronamento di una Coppa Italia in cui le ragazze del Cosenza hanno creduto sin dall’inizio, un percorso in cui hanno pareggiato solo una gara, la prima, proprio in casa della Promosport, per poi infilare solo vittorie. Tutte da elogiare le “lupe”, ma oggi su tutte vorremmo spendere una parola in più per il capitano Silvia Puntillo, implacabile marcatore della più pericolosa delle avversarie, e Nunzia Cinque che a centrocampo ha dato spettacolo, lottando su tutti i palloni, in interdizione ed in costruzione, veramente una gara superlativa. Alle spalle delle ragazze c’è, comunque, uno staff di alto livello professionale, che lavora ininterrottamente per garantire il successo di una squadra; spesso si tratta di un lavoro oscuro ma non meno prezioso, basti pensare al preparatore atletico Carmelo Servidio, a quello dei portieri Elvira Reda, al team manager Martina Rosito, alla terapista Ramona Cesario, a tutti quelli che non appaiono ma il cui lavoro è altrettanto importante. Adesso prepariamoci al campionato che si spera inizi a breve.

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