Il Cosenza visto dietro lo schermo

Roberto Stancati

Roberto Stancati

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Buona partita del Cosenza, forse la migliore in esterno insieme a quella di Parma, ma purtroppo i silani escono sconfitti senza aver subito nemmeno un tiro in porta se non il calcio di rigore trasformato al tramonto della gara da Charpentier e concesso dall’incerto Maggioni per un ingenuo contrasto di Hristov su Tribuzzi nel quale tutti e due si sono strattonati, l’arbitro e il VAR non hanno avuto dubbi e così il Cosenza è uscito sconfitto ingiustamente dallo Stirpe dove gli uomini di Bisoli hanno offerto una prova ordinata e nel corso del primo tempo Minelli ha negato per due volte la gioia del gol al bravo Laura. Peccato, un punto sarebbe stato gran cosa per i silani anche per il calendario che attende la squadra rossoblù. Bisoli ha sbagliato poco o nulla ma l’ingresso di Larrivey per Florenzi non ci ha convinto, da quel momento ci si è abbassati troppo andando in alcune occasioni in difficoltà. Il mister si dice fiducioso e noi gli crediamo ma bisogna far punti anche con Benevento (la prossima), Lecce e compagnia. La squadra sta acquisendo una sua identità e l’impressione è che l’arrivo di Bisoli sia stato tardivo per una rimonta che comunque è ancora possibile specie per l’area play out, certo bisogna saper resistere e avere un pizzico di fortuna che è mancata a Crotone e Frosinone dove si poteva raccogliere un lauto pranzo invece di una insipida brodaglia.

Insufficiente la direzione di Maggioni, da un po’ di tempo nell’orbita del Cosenza con designazioni a dir poco inopportune con questa frequenza. Dubbio il rigore concesso ai ciociari, certo il fallo di Hristov che alla fine frana su Tribuzzi è da punire ma l’azione all’inizio è viziata da un reciproco strattonamento per lo meno da visionare al VAR ma Sacchi si guarda bene da richiamare l’arbitro, sembra che la tecnologia quando potrebbe favorire il Cosenza non esiste come con le altre squadre. Per il resto partita corretta che si è animata nel concitato finale mal gestito dal direttore di gara che non ha avuto polso e autorevolezza ammonendo, più di una volta, a casaccio. Buona l’assistenza dei due collaboratori.

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