Ternana e Cosenza si sono incontrate in Umbria ben 17 volte, otto volte in serie B e nove in serie C / I divisione.
Il primo incontro il 25 maggio 1947, in serie B, termina 4-2 per le “fere”. All’8′ Cardinali, ricevuta la palla da Tossio, segna con un forte tiro. Al 22′ momentaneo pareggio di Polacchi in sospetta posizione di fuorigioco. Al 44′ fallo di mani in area cosentina; rigore e gol di Tossio. Al 46′ Moretti porge a Cardinali che realizza. Al 57′ lo stesso Cardinali tira forte, Caruso respinge come può, si avventa Tossio sulla palla e realizza la quarta rete. Al 60′ Demaria trova libero Zaro che segna fissando definitivamente il punteggio. Nel finale espulsi Guainazzi e Bacin e la partita ha rischiato di degenerare.
Nel campionato successico, sempre in serie B, il 28 dicembre, risultato ad occhiali: a conclusione di una gara combattuta e vivace il Cosenza incamera un punto significativo per la propria classifica: un nulla di fatto che premia gli sforzi del pacchetto difensivo calabrese.
Dopo poco più di 20 anni, il 18 febbraio 1968, la Ternana ritorna alla vittoria. Sfortunata prestazione del Cosenza contro una Ternana che, dopo aver rischiato più volte di capitolare, acciuffa un successo immeritato con una rete di Veronese al 60’.
Ancora una sconfitta per 1-0 il 18 gennaio 1981: dopo un primo tempo giocato al piccolo trotto, durante il quale il Cosenza, pur difettando per audacia, ha ben controllato le flemmatiche manovre degli umbri, nella ripresa giunge inatteso il vantaggio dei padroni di casa. Al 62′ la palla viaggia sulla corsia di destra e Reggiani, fino a quel momento puntuale e sicuro, s’incarica d’inseguirla evitando che finisse in calcio d’angolo. Il libero avanza per colpire il cuoio e favorire un comodo intervento di Lattuada ma, mentre si appresta a colpire gli manca il piede d’appoggio, causa una zolla del terreno molle per la pioggia caduta copiosa durante la notte. Prima di finire a terra, Reggiani dà un lieve tocco alla palla che, così, finisce in zona di nessuno; irrompe Fucina e serve Pedrazzini alla sua destra: gran botta di sinistro da distanza ravvicinata e Lattuada è inevitabilmente battuto.
La prima vittoria rossoblù arriva il 28 novembre 1982: al 43′ il Cosenza va in vantaggio: traversone in area, colpo di testa di Magni che salta più in alto di Stillitano, con un pallone al centro dell’area, respinge corto un difensore umbro, Truddaiu controlla il pallone ed al volo colpisce violentemente: la sfera s’insacca, imparabile, nell’angolino alto alla destra del portiere. Al 52′ Renzetti scende sulla sinistra e dal fondo campo rimette al centro un pallone “tagliato” che inganna il portiere Stillitano, in agguato sul palo opposto è Conte che di testa non ha alcuna difficoltà a raddoppiare: 2-0 per il Cosenza.
Nella stagione successiva, il secondo 0-0. La Ternana resta imbattuta ma i silani, in gran spolvero, danno una splendida prova di carattere e sfiorano la vittoria. Decisamente il più bel Cosenza della stagione, grintoso, dinamico, geometrico, persino “sparagnino” nel distribuire le proprie energie, lucido, razionale. Un Cosenza perfetto attore sulla scena del “Liberati” che corre qualche logico rischio ma che colpisce anche due volte i legni di De Luca (due traverse, al 41′ Maniero ed al 57′ Fiorelli), creando nel finale almeno un altro paio di palle gol.
Ancora un pareggio il 24 marzo 1985, questa volta per 1-1. Al 26′ Donatelli su azione personale si sposta dalla destra verso il centro, poi dal limite lascia partire un tiro forte, il pallone colpisce la spalla di Cavazzini, si impenna e beffa Busi leggermente avanzato. Al 52′ cross dalla sinistra per Nicolucci che fa da torre con pallone dalla parte opposta per Marulla che di testa infila Raggi.
L’11 maggio 1986 la Ternana ritorna alla vittoria con un secco 3-1: il vantaggio dopo appena tre minuti ad opera di Riva, pareggio di Del Rosso al 12’, ma in tre minuti, dal 30’ al 33’, i rossoneri chiudono il match con Zaccaro e Bartolini.
Nella stagione di serie B 1992-93, la seconda vittoria rossoblù: Cosenza sornione, pratico ed inesorabile. Il fanalino di coda Ternana prova a lottare ma i rossoblù, alla prima occasione, fanno centro con Signorelli al 64’. Alla fine dell’incontro si registra lo show di Rinaldo Gelfusa, Presidente della Ternana, che attacca la squadra ed i tifosi che gli hanno preso a pugni e calci la macchina.
Il 21 settembre 1997, è ancora 1-1. Passano appena due minuti e la Ternana va in rete: Zanin sventaglia sulla destra; irrompe Tiberi, in sospetta posizione di fuorigioco, e scaglia un tiraccio basso e forte che sorprende Soviero. Al 56’, su un capovolgimento di fronte, Bega serve con una lunga parabola Tatti che, con uno stop a seguire, anticipa Mayer e s’invola in contropiede. L’attaccante brucia sullo scatto Stellini e giunto davanti a Bini, lo invita all’uscita ed infila con un preciso diagonale. Un gran gol.
Le “fere” ritornano alla vittoria il 7 febbraio 1999. Arriva in Umbria “maradonino” e toglie subito le castagne dal fuoco a mister Guerini. A pagare dazio è la difesa silana che, quando è presa in contropiede, denota tutti i suoi limiti. L’incontro pare avviarsi su un cliché favorevole ai “lupi” quando, all’improvviso, al 33’, Paschetta “buca” un lancio in profondità di Onorato e per Buonocore è un gioco da ragazzi. Il fantasista entra in area, attende l’uscita di Zunico ed infila di precisione. Prima del riposo, il secondo cartellino giallo per Moscardi e la conseguente espulsione. Nella ripresa si va avanti sulla stessa falsa riga, finché un misto di stupore ed ammirazione assale tutti i tifosi rossoblù davanti al capolavoro di Buonocore che, dopo un’azione personale, dal limite scaglia un tiro imparabile che s’insacca nell’angolo alto alla destra dell’esterrefatto Zunico, immobile tra i pali. Due giorni prima dell’incontro, apprensione in città per le condizioni di salute di Padre Fedele Bisceglia, colpito da una forma malarica infettiva, di ritorno dall’Africa. Si apprende che il popolare frate cappuccino, uno dei più noti esponenti della tifoseria rossoblù, è in cura presso un ospedale del nord Italia e le sue condizioni sono stazionarie.
Seconda vittoria consecutiva per i rossoverdi il 9 aprile 2000. All’8′ improvviso vantaggio della Ternana: su rapido capovolgimento di fronte, Miccoli è smarcato solo davanti a Pantanelli che respinge prodigiosamente, sulla ribattuta la difesa silana gioca alle belle statuine e Borgobello appoggia in rete a porta sguarnita. Alla mezz’ora gli umbri raddoppiano: pregevole aggancio aereo di Borgobello che scarica un destro violento all’incrocio dei pali, Pantanelli smanaccia la palla che s’impenna a candela e sulla ricaduta Miccoli, libero da marcatura, deposita di testa a porta vuota. Al 75’ l’incontro va definitivamente in archivio: Cordone di testa sfiora una lunga rimessa di Balli, Borgobello s’avventa sulla palla e punta dritto verso Pantanelli, rasoterra incrociato e palla in rete.
1-1 il 20 maggio 2001: al “Liberati” si spengono le speranze di promozione di Ternana e Cosenza, due compagini protagoniste di un campionato sopra le righe che, in un incontro a corrente alterna, cercano sino al termine di superarsi. Il finale di tempo è targato Miccoli che al 44′ dal limite chiama Pantanelli alla deviazione e 50 secondi oltre il 45′ sigla la rete del vantaggio degli umbri: Grava inventa un corridoio verticale per Miccoli che con un tocco al volo d’esterno opera un pallonetto che scavalca l’incredulo Pantanelli. Al 69’ il Cosenza ristabilisce la parità: Gioacchini guadagna un calcio franco nei pressi del limite dell’area, s’incarica della battuta Savoldi che con un sinistro piazzato trova l’incrocio alla destra di un incerto Mareggini.
Rocambolesco pari il 03 febbraio 2002: al 42′, al termine di una manovra fluida e corale, il Cosenza passa: Modesto si produce in uno spunto da campioncino, vola sull’out sinistro, si libera di Grava e pennella uno splendido cross verso il centro, Rossini prova un goffo appoggio di petto verso Marcon, ma non si accorge dell’avvoltoio Mendil che, gli soffia il tempo, ed affonda la zampata in rete. Al 63′ il Cosenza assesta una mazzata tremenda con un’azione da manuale: Edusei avvia la manovra, servizio per Mendil che fa velo per Zaniolo, l’attaccante si coordina ed insacca con un preciso rasoterra in scivolata. A quel punto, manca meno di mezz’ora alla fine ed i giochi sembrano fatti. La Ternana, volenterosa ma scoordinata, arruffona e imprecisa, non la si direbbe capace di riagguantare il risultato, ma i rossoverdi hanno il grande merito di continuare nella spinta e, dopo tre minuti, ritornano in partita. Calcio di punizione di Miccoli che riesce a stampare la palla sulla traversa, la sfera cade davanti alla porta e ne scaturisce una mischia, Brevi tocca di testa e, nel vortice di gambe, Fabris è il più lesto ad approfittarne. A questo punto, la Ternana intravede la possibilità di pareggiare ed insiste a portar palla verso la porta di Micillo, esponendosi al micidiale contropiede del Cosenza. Al 71′ Antonelli, imprendibile, se ne va centralmente e, giunto in area, attende l’uscita di Marcon che gli si fa incontro per chiudere lo specchio, il piccolo attaccante si sposta verso sinistra di quel tanto necessario per battere a colpo sicuro, il portiere è uccellato, la porta è vuota, ma la palla incoccia beffarda il palo. Al 75′ Moscardi dai trenta metri impegna Marcon, che si salva con difficoltà e sull’azione successiva ancora un legno dice di no ad uno sfortunatissimo Cosenza: Edusei scatta sul filo del fuorigioco ed arriva nello stesso posto da dove poco prima Antonelli aveva tirato sul palo ed imita il compagno compiendo lo stesso gesto tecnico. Portiere fuori causa, spazio enorme per colpire, ma palla che anche questa volta torna in campo ribattuta dalla base dello stesso palo, con Marcon che si gira e se la ritrova tra le braccia. Episodi di questo tipo devono necessariamente incidere sull’esito di una partita e così la Ternana, per due volte sul punto di subire il terzo gol, riprende coraggio e, sospinta da Fabris uomo ovunque, ritorna a credere nella rimonta. Il finale è da thrilling, con i padroni di casa ridotti in nove uomini per l’espulsione di Grava e Brevi, giunge inatteso il definitivo pareggio. All’86′ dal calcio d’angolo, la palla spiove davanti alla porta di Micillo, maldestro tocco di Modesto che svirgola e favorisce la “volpe” Fabris, che insacca da distanza ravvicinata.
La Ternana ritorna alla vittoria il 2 novembre 2002: uno strepitoso gol del centravanti Borgobello, siglato al termine di un’azione da manuale, restituisce il sorriso alla Ternana riproponendo gli umbri nell’alta classifica. L’arbitro dispone 2′ di recupero ed al “Liberati” va in scena un’azione da cineteca: Paci avvia la manovra, proseguita da D’Aversa, Giampà e Terni, che crossa verso il centro dell’area calabrese, stacco aereo di Borgobello e perfetta girata di testa in rete.
Dopo quasi otto anni, le due formazioni si ritrovano nel campionato di I divisione, il 18 aprile 2010. Dopo una serie di risultati negativi, per il Cosenza arriva un brodino caldo. Il pareggio di Terni, 0-0, se da un lato sancisce l’addio definitivo alla lotta play-off, garantisce, visti i risultati delle altre concorrenti, un passo avanti verso una salvezza che cominciava a diventare un pensiero sempre più insistente.
L’ultimo incontro il 30 agosto 2010, posticipo del lunedì, ancora con uno 0-0 in uno stadio quasi deserto per l’assenza delle due tifoserie, che sono rimaste fuori dallo stadio per protesta contro la tessera del tifoso. Solo nella ripresa sono entrati una decina di tifosi cosentini.
Nella foto di copertina, i tifosi cosentini a Terni nella stagione 1985-86.