Ancora un arbitraggio largamente insufficiente

Roberto Stancati

Roberto Stancati

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Un brutto derby deciso da un rigore assegnato agli amaranto nel primo tempo che risulterà l’unico tiro in porta, udite udite, della Reggina e da un altro rigore nei minuti di recupero finali prima concesso e poi revocato dal mediocre sig. Giua. In mezzo una clamorosa traversa di Larrivey a dieci dal termine che fa il paio con l’incredibile traversa-palo di Liotti in apertura di gara. Cosenza punito oltre i suoi demeriti e che avrebbe meritato il pari anche se la prestazione dei silani è stata al di sotto delle attese con una manovra senza sbocchi per 75 minuti con il solo Caso a dannarsi l’anima. Detto questo il Cosenza resta in credito con la dea bendata e con una classe arbitrale che già martedì con il Lecce aveva scippato i rossoblù di una meritata vittoria (irregolare il pari dei pugliesi con Coda che commette fallo su Sy). Fortuna vuole che le dirette concorrenti del Cosenza continuano a perdere anche se il Vicenza giocherà in posticipo e ha l’occasione di agganciare proprio gli uomini di Bisoli. In sintesi buona la prova di Venturi e Camporese e del solito Caso con Larrivey sempre pronto in zona gol ma particolarmente sfortunato, per il resto la manovra va velocizzata e la sosta capita a pennello per riordinare idee e gambe, il finale sarà convulso e giungere allo spareggio, unica meta possibile, non sarà facile. Certo quando si perdono partite con il tuo portiere senza voto non è un segnale incoraggiante, se poi ci si mettono poi anche i signori del Var è notte fonda!!

La direzione di Giua condizionata da due episodi chiave nell’andamento della partita. Nella prima parte della ripresa fallaccio di Di Chiara su Di Pardo passibile di espulsione diretta con adeguata squalifica, invece al giocatore amaranto viene mostrato solo il giallo confermato in modo scandaloso dal Var Massimi, una decisione assurda che ha pesato in modo decisivo sull’esito dell’incontro; al minuto 93 fallo in area su Laura, Giua indica il dischetto ma poi revoca la sua decisione su intervento del Var; il problema è che l’attaccante silano viene sbilanciato con un tocco di mano del furbo difensore della Reggina che taglia anche la strada a Laura con la palla che intanto finisce sul fondo, episodio anche questo decisivo in una partita che si è accesa nel finale e che l’arbitro aveva condotto in modo sufficiente sino ad allora. Giusto il rigore concesso alla Reggina nel primo tempo (sarà l’unico tiro in porta degli amaranto!!), non tanto per il presunto fallo di Vallocchia ma per il precedente fallo di mano, nella stessa azione, a braccio largo di un difensore silano, ci sembra Rigione. In sintesi un pomeriggio non proprio esaltante per l’arbitro sardo ben assistito dai due assistenti Cipressa e Lombardo e, come detto, assistito malissimo dal Var Massimi.

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