Dall’inattesa rete di Palma, al rigore fallito da Lenzi; dalla multa di 50 mila lire per ingiurie all’arbitro all’ultima vittoria firmata Renzo Castagnini! Storia di Cosenza-Parma

Ernesto Pescatore

Ernesto Pescatore

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Cosenza e Parma si incontreranno sabato al “Marulla” per la sesta volta, dopo ben 32 anni. Bilancio favorevole ai lupi con 3 vittorie ed un pareggio; solo una vittoria per i gialloblù. Tutti gli incontri sono stati disputati in serie B.

Il primo incontro nel campionato 1961-62, l’1 aprile, pur senza disputare una grande partita, il Cosenza riesce a superare un coriaceo Parma, apparso di caratura superiore, sempre ben disposto alla manovra corale. Qualche iniziale occasione dei “lupi” lascia il posto ad una sterile supremazia territoriale, cui i ducali rispondono con ficcanti contropiede. Al 33′ l’arbitro concede un calcio di rigore al Cosenza per atterramento di Perli, lanciato a rete. Vista l’assenza di Lenzi, multato e spedito a casa per motivi disciplinari, si porta alla battuta Beltrami ma la sua fiacca esecuzione trova pronto il portiere emiliano. La ripresa si apre con l’incidente al portiere ospite Uccelli; la medicazione si protrae per ben 17′ ma i rossoblù non sanno approfittare della favorevole circostanza e non impegnano mai l’improvvisato portiere Fontana. Quando sembra che la gara debba chiudersi sul nulla di fatto giunge, inattesa, la rete di Palma, lesto a raccogliere una corta respinta di Tomassoni e scuotere violentemente nel sacco. Con questo ulteriore successo, il Cosenza non perde contatto con le squadre che lo precedono e può continuare a sperare nella salvezza. Il Giudice Sportivo commina un’ammenda di £. 50.000 al Cosenza per ripetute ingiurie nei confronti dell’arbitro, durante la gara, da parte dei locali.

Il 5 maggio 1963, due errori della difesa cosentina regalano la vittoria al Parma. Ducali in vantaggio all’8’ con Meregalli, pareggiano i lupi con Rumignani al 17’. Parma in vantaggio al 79’ con Uzzecchini. All’85’ i silani hanno l’occasione per ristabilire la parità, poiché il Sig. Angelini di Firenze assegna un penalty per un fallo di mani in area di Sassi: dal dischetto Lenzi fallisce la conclusione!

Nel terzo incontro, il 17 novembre 1963, i lupi ritornano alla vittoria. Chiaro successo del Cosenza ottenuto a spese di un avversario irriducibile. Dopo un primo tempo nettamente dominato, i silani controllano egregiamente la reazione degli avanti emiliani. I rossoblù si esibiscono, finalmente, in una grande prestazione e surclassano gli avversari con uno splendido incontro. Il 2-0 porta la firma di Campanini su calcio di rigore al 10’ e di Gualtieri all’89’.

Quarto incontro il 16 aprile 1989: in un pomeriggio uggioso, su di un terreno di gioco leggermente allentato per la pioggia caduta in nottata, davanti a circa 8mila spettatori, i rossoblù sciupano una decina di palle-gol e regalano un prezioso punti agli emiliani. I “lupi” dominano l’incontro ma denunciano vistosi limiti in fase di conclusione. Clamorosi errori di Padovano e Lucchetti al festival delle occasioni mancate. Termina 0-0. Prima della gara è osservato 1’ di raccoglimento per la morte della madre del giocatore del Cosenza, Claudio Lombardo.

L’ultimo incontro il 25 febbraio 1990. Al “San Vito” il Cosenza affossa, forse definitivamente, le ambizioni di promozione del Parma di Nevio Scala e rimette piede sul treno della speranza. Numeroso il pubblico, circa 10mila spettatori, con l’iniziativa promossa dalla Società “donne gratis allo stadio”: erano in 2.000! A orientare le sorti dell’incontro è un “numero” di Renzo Castagnini nella fase iniziale, con le due squadre intente a trovare l’assetto migliore sul terreno di gioco. Si è al 5′: spiovente in area del Parma, Susic ricaccia di testa il pallone che giunge nella zona di Castagnini, appostato sulla linea dei sedici metri. La conclusione dell’interno di Di Marzio è tanto violenta quanto precisa e non lascia scampo a Zunico, vanamente proteso in tuffo sulla sua sinistra.

In copertina, la formazione del Cosenza che il 17 novembre 1963 ha battuto il Parma per 2-0. In piedi da sinistra: Dinelli, Gerbaudo, Campanini, Baston, Fontana, Thermes; accosciati: Cantone, Ippolito, Meregalli, Marmiroli, Gualtieri.

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