Avremmo voluto parlare della partita intensa e appassionante come ogni spareggio, della
buona prova del Cosenza falcidiato e decimato da un virus e alla fine sconfitto da un Vicenza per nulla trascendentale che ora giocherà a Cosenza il ritorno per due risultati cancellando il vantaggio iniziale dei silani, della squadra berica che è diventata nell’ultimo mese dall’arrivo di Baldini una sorta di Real Madrid a livello di risultati, avremmo voluto parlare di tutto ciò ma purtroppo dobbiamo parlare della brutta china presa dal calcio che ha perso ormai ogni credibilità vittima di una esasperata tecnologia e del suo “gigantismo”. La direzione arbitrale di Maresca ieri ne è stata l’ennesima certificazione; un disastro, su tutta la linea, dall’atteggiamento di chiara sudditanza nei confronti dei poteri forti con il mancato, scontato “rosso” per Giacomelli e Maggio (che alla fine segnerà il gol partita!), all’incredibile annullamento del gol di Caso di cui parla tutta Italia e che suscita ilarità se non ci fosse da piangere perché potrebbe decidere una retrocessione dal tavolo della famigerata VAR che da quanto è stata introdotta ha mandato in tilt la già mediocre classe arbitrale. Dunque il gol, apprendiamo stamattina dai grandi soloni di questo ormai inguardabile sport, sarebbe stato cancellato perché Caso, inizialmente in fuorigioco, non avrebbe sanato la sua posizione iniziale perché De Maio non avrebbe giocato la palla ma solo toccato la stessa. E allora? Una squadra va in C per questo? Per una interpretazione cavillosa e da Azzeccagarbugli? A parte il fatto che De Maio la giocata la tenta, eccome, solo che la sbaglia come spesso può capitare, ma aldilà di questo come si può continuare a seguire un finto spettacolo condotto da nani e ballerini, con tutto il rispetto, e non da gente che gestisce milioni di euro, e questo è il problema, il sistema sta fagocitando se stesso e il Titanic del malatissimo calcio italiano affonda con l’orchestra che continua a suonare musica stonata illudendo migliaia di tifosi che si autoconvincono che la barca va. Troppe cose non vanno, oggi è Maresca, ieri era Marinelli, domani toccherà ad altri in un elenco infinito di soprusi e nefandezze e combinazioni “sfortunate”. A proposito del Var ieri operava Mariani, l’arbitro dello scandalo Vicenza- Lecce di pochi giorni fa, una combinazione anche questa?