Cosenza spietato e commovente

Redazione Solocosenza

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Spietato e commovente. Solo così posso iniziare a raccontare l’impresa eroica del Cosenza che torna da Benevento con tre punti di platino che, più che classifica, servono all’ambiente. Per accenderlo ancora di più di entusiasmo.

Forse pochissimi avrebbero scommesso su una partenza così e, ancor di più, su una gara tutta orgoglio, attenzione e sacrificio. Come già successo a Bologna, Dionigi schiera i calciatori che, in questo momento, considera titolarissimi e l’undici rossoblù ripaga la fiducia del tecnico con una gara che, per temperamento, applicazione e determinazione, possiamo giudicare perfetta.

Matosevic, ancora una volta, è decisivo. Così come i cursori di fascia e i centrali difensivi, non sbagliano niente. I Lupi, vista anche la forza tecnica e la panchina degli avversari, giocano una gara di sacrificio, non disdegnando di colpire in contropiede. Pressing, baricentro alto, buona disposizione tattica, sono le armi che i Lupi utilizzano per mettere paura al Benevento. Il primo tempo, concluso 0-0, dà l’idea di come non sempre i nomi siano garanzia di successo. Il gol di Larrivey non è un colpo di fortuna. È un gol voluto, cercato, costruito, con caparbietà e con freddezza.

El Baty, nonostante le sue 38 primavere, dimostra di essere un Lupo e di essersi meritato fascia da capitano e riconferma. Il Cosenza, per altre due o tre volte, sfiora il raddoppio. Clamorosa l’azione in ripartenza che porta al tiro Florenzi. Solo un intervento d’istinto di Paleari impedisce al golden boy rossoblù di festeggiare sotto la fetta di stadio colorato di rossoblù.

Vincere a Benevento non deve cambiare le strategie di mercato dei Lupi. Non eravamo dei brocchi dopo l’uscita dalla Coppa Italia, non siamo diventati dei fenomeni stasera. Al Cosenza servono innesti, di qualità e di quantità. Ma, almeno per una sera, sogniamo. Sogniamo di essere, seppur in coabitazione con altre squadre, la capolista.

Domenica al “Marulla” arriva il Modena. E Cosenza deve ancora dimostrare di essere innamorato perso per il Cosenza e deve, ancora una volta, correre in massa per vincere. In campo e sugli spalti.

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