Iniziano le direzioni discutibili.
Dopo due partite in cui le direzioni arbitrali sono rimaste sopra la sufficienza, nonostante l’esordiente Feliciani di Cosenza-Modena, iniziano gli arbitraggi pessimi. Questa volta a combinare danni su danni è stato Davide Perenzoni della sezione di Rovereto. Non è che l’arbitro abbia condizionato la gara in maniera diretta (gol annullati, fuorigioco, VAR ecc,), bensì consentendo alla squadra di casa un atteggiamento in campo intimidatorio.
I continui e ripetuti falli non sanzionati opportunamente da Perenzoni, hanno, di fatto, condizionato il comportamento in campo dei ragazzi di Dionigi che, al di là dei meriti del Parma e dei demeriti dei lupi, hanno dovuto fare i conti con le entrate criminali dei ducali. Un gioco intimidatorio, soprattutto in alcuni elementi (Romagnoli su tutti), tutelato da un arbitraggio non all’altezza di una sfida così importante.
Quando scriviamo che iniziano gli arbitraggi pessimi, ci riferiamo al fatto che mancano, in questa gara, diversi cartellini (forse rossi). Per il fallo di Romagnoli su Florenzi, sicuramente il rosso diretto per l’intervento spezza gambe di Coulibaly su Panico, nonché quello di Oosterwolde. In tutta la gara il signor Perenzoni, che tra l’altro è alla prima volta con il Cosenza, ha dato l’impressione di non essere attento a quello che accadeva sul terreno di gioco, subendo forse troppo la pressione di trovarsi a dirigere una squadra con tante forti personalità in campo.
Insomma una direzione di gara che ha tollerato il gioco duro dei parmensi. Ci auguriamo che non sia ricominciato il refrain dello scorso campionato quando ne abbiamo viste di tutti i colori, con Minelli, Marinelli e Maresca su tutti. Cito questi tre perché sono stati i direttori di gara in assoluto peggiori della stagione. Minelli a Ferrara, Marinelli con il Lecce in casa e Maresca a Vicenza; tutti e tre ancora confermati e tutti e tre che presto ci troveremo di fronte.