Conferenza stampa diversa dal solito per il tecnico Dionigi “scortato” da Rigione e Larrivey per rispondere alle seguenti domande rivolte dai cronisti presenti in sala Bergamini.
Che ruolo può avere la responsabilità su squadra e allenatore, l’arrivo della capolista dopo la sonora sconfitta di Ferrara?
“Ha un peso importante come tutte le altre gare disputate finora. Non tanto perché la mia posizione è in bilico, perché queste sono situazioni tipiche di questo sport, ma perché veniamo da una sconfitta pesante, che è stata diversa dalle altre. È un peso che dobbiamo levarci di dosso ben sapendo che affrontiamo la prima della classe, ma con uno spirito di rivalsa che noi tutti abbiamo nei confronti dell’ambiente. Abbiamo lavorato duramente per questo anche se ai calciatori sotto questo aspetto non posso imputare nulla visto che dal primo giorno di ritiro non hanno fatto mai mancare l’impegno. Abbiamo sbagliato delle partite, come anche altre squadre più blasonate che sono in questo momento in difficoltà, ma noi dobbiamo metterci del nostro per fare meglio”.
Mister se potesse tornare indietro, rifarebbe le stesse scelte oppure se potesse cambiare qualcosa cosa cambierebbe?
“Non mi ritengo né un ipocrita, né un venditore di fumo oppure un’idealista fermo su di un’idea. In dieci partite abbiamo sbagliato qualcosa e sarei un presuntuoso se dicessi che rifarei le stesse scelte, guardando alle ultime tre partite cercherei di correggere alcuni atteggiamenti ma non tornerei indietro sui giocatori messi in campo perché li ritenevo i più adatti. Alcune scelte tattiche sono state fare per cercare un miglioramento che poi non è arrivato, ma siamo in una fase di conoscenza reciproca visto che la squadra è tutta nuova”.
Le certezze tattiche forse sono state stravolte in seguito alle critiche ricevute dopo il derby? Vista la presenza dei due capitani vorremmo sentire la loro versione sul lavoro fatto in settimana.
“Quando sono venuto qui mi hanno chiesto di cambiare idea di gioco e di alzare l’asticella rispetto all’anno scorso e vedere dove si può arrivare. Fino alla gara di Reggio alcune certezze hanno pagato, poi abbiamo cercato di cambiare, sbagliando di nuovo, buttando a mare quelle certezze. Ora dobbiamo lavorare su quanto fatto di buono senza tralasciare la lezione ricevuta dalle sconfitte”.
Larrivey: “Siamo qui per dimostrare che siamo tutti uniti e che l’unica strada per uscire da questa situazione di crisi è essere tutti uniti come siamo dal primo giorno. Con il Mister abbiamo sempre lavorato bene e solo nelle ultime tre gare non siamo riusciti a dimostrare il lavoro che facciamo in settimana ma siamo convinti di riprenderci e fare qualcosa d’importante. Siamo consapevoli che i tifosi sono rimasti delusi per gli ultimi risultati ma siamo sicuri che restando uniti potremo migliorarci. Siamo qui insieme per dimostrare a coloro che pensano che non siamo uniti o che io abbia litigato con il Mister, cosa che non è mai accaduta, siamo tutti insieme perché questa è l’unica strada percorribile”.
Rigione: “Condivido tutto quello che ha detto il Bati e ribadisco che per uscire dalla crisi dobbiamo essere tutti uniti: noi, voi, i tifosi e la Società”.
Cosa manca a Larrivey per tornare ad essere il trascinatore della suqadra come nella passata stagione?
“Non riesco ad essere decisivo come nell’ultima parte della stagione, un po’ perché la squadra è tutta nuova ed un po’ perché devo lavorare meglio con i miei compagni. Non ho avuto tante possibilità di segnare forse per via del fatto che non ci siamo ancora capiti, ma il campionato è lungo e sappiamo che per noi attaccanti basta una partita per cambiare il corso di una stagione”.
Mister ci può dire quale obiettivo le è stato dato ad inizio stagione?
“Quando sono venuto qui, lo ribadisco, mi è stato chiesto di cambiare idea di gioco e di alzare l’asticella rispetto all’anno scorso e vedere dove si può arrivare. Sappiamo anche dalle esperienze di miei più illustri colleghi, che quando si cambia l’idea di gioco c’è bisogno di tempo per raggiungere gli obiettivi. Non possiamo parlare di salvezza o playoff, ma dobbiamo migliorare i 35 punti dell’anno scorso”.
Nelle ultime tre gare abbiamo subito 10 reti e ne abbiamo fatta solo una. In questa settimana abbiamo trovato la ricetta magica per invertire la rotta?
“La bacchetta magica non ce l’ha nessuno, vedremo domani se il lavoro che abbiamo fatto è sufficiente a cambiare le cose. Abbiamo commesso errori che hanno portato a questi numeri e cerchiamo di non ripeterli”
Rigione: “Come reparto difensivo non abbiamo reso come nelle prime gare. Abbiamo commesso errori individuali, perso duelli come non capitava in precedenza e stiamo parlando tra di noi per tornare ad essere solidi in difesa”.
Larrivey: “Abbiamo creato poco e c’è stata poca intesa tra l’attaccante centrale e gli altri, visto che abbiamo giocato un po’ tutti. Tutti dobbiamo lavorare per migliorarci e seppure ci sia qualità nei calciatori, manca qualcosa per creare più occasioni”.
Perché si è innescata questa crisi, che non è solo di risultati ma di prestazioni”.
“Io non metterei la prestazione ottima per 70 minuti fatta contro il Genoa che è una squadra molto forte, insieme a quelle con la Reggina e la Spal. Sicuramente cercare qualcosa di diverso ci ha fatto venire meno le certezze che avevamo acquisito, poi anche gli episodi, come il primo gol preso a Ferrara, hanno inciso negativamente”.
Mister per lei domani è una gara da dento o fuori. I calciatori qui presenti mostra unità con Lei, ma sente la fiducia della Società e del DS Gemmi e cosa ha da dire ai tifosi delusi?
“Sento la fiducia dei calciatori sin dal primo giorno di ritiro e per come lavorano ogni giorno, così come quello della Società. Purtroppo, siamo figli dei risultati che condizionano molto questo mondo, importante avere la coscienza a posto di avere fatto tutto nel migliore dei modi”.
La scelta del ritiro e delle doppie sedute quotidiane è stata una scelta della Società oppure sua?
È stata una scelta condivisa da tutti ed è servita a mantenerci più uniti pure nella fatica e nell’attenzione richiesta dal momento”.
Pensa di far riposare Matosevic domani?
“Ho dimostrato che tutti i calciatori sono importanti in questa squadra e domani faremo le nostre valutazione senza che l’esclusione di qualcuno dai titolari suoni come una bocciatura”.