Cosenza-Sudtirol 0-0: pareggite acuta e “casse di Maalox per pettinarci lo stomaco”

Caterina Alba Minico

Caterina Alba Minico

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18 febbraio 2023. Tiepido pomeriggio al “San Vito-Marulla”, le condizioni climatiche sarebbero ideali per trascorrere il sabato allo stadio ed in compagnia. Ma gli spalti sono ancora vuoti, forse un po’ meno rispetto alle precedenti gare casalinghe, ma le voci dei tifosi in Tribuna riescono quasi a distinguersi l’una dell’altra, segno quindi che non c’è -ancora- il boato degli ultras ad accogliere i lupi quando questi scendono in campo tra le mura amiche.

Sudtirol-Cosenza termina 0-0. Un altro pareggio per i ragazzi di Viali che non abbandonano l’ultimo posto in classifica e che vedono il baratro della retrocessione sempre più vicino. Quella che poteva essere la gara della svolta non regala la gioia dei tre punti alla tifoseria rossoblù, in un sabato che anticipa le tradizioni carnevalesche. Si dice che “A Carnevale ogni scherzo vale” ma a Cosenza nessuno ha più voglia di scherzare su una squadra che, seppur tentando qualche giocata interessante, non è riuscita, ancora una volta, a concretizzare le occasioni create.

La sconfitta a Bari, con oltre 800 tifosi al seguito, non aveva lasciato alternative al Cosenza che non fossero la vittoria nella gara interna contro il Sudtirol. Marzo è alle porte ed è tempo di bilanci in casa rossoblù, mancano poco meno di due mesi alla fine del Campionato. Le aspettative ormai disattese hanno lasciato spazio a malcontenti tali da convincere i tifosi ad allontanarsi, forse in via definitiva, dal campo e dal calcio giocato.

Poco lucidi ed impacciati sotto porta, gli interpreti rossoblù sciupano malamente le poche occasioni create, concedendosi il lusso di sbagliare anche un calcio di rigore. La prima parte della gara ha visto un Cosenza propositivo, ma le idee non bastano quando non hai, in rosa, un finalizzatore di peso, che possa scardinare la difesa avversaria. Oltretutto, anche colui il quale è stato accolto tra poco entusiasmo e tanto scetticismo, Maurito Zarate, ha terminato anticipatamente la sua stagione in maglia rossoblù a seguito di un infortunio al crociato, subìto nella seconda frazione di gioco. Piove sul bagnato a Cosenza durante un’atipica giornata di Febbraio che segna più di 10°.

Senza la mentalità di chi vuole tenersi stretta la categoria, quello che sta proseguendo è un declino inarrestabile che porterà, molto probabilmente, alla retrocessione diretta. Sul cielo del “San Vito-Marulla” aleggiavano ad inizio anno speranze e aspettative su una stagione che avrebbe dovuto “stupire”. Annunci esagitati ed esagerati a parte, la stagione oltre a non stupire non sta neppure offrendo partite avvincenti ai tifosi, che si ritrovano puntualmente ad assistere ad una crisi di risultati e di prestazioni discutibili che non pare abbia una fine.

Rammarico e nervosismo si accumulano e la gastrite è forse il primo effetto collaterale che provoca questo Cosenza a chi vive di pane e Cosenza tutti i giorni. Nel brano “Tra palco e realtà” il cantautore Ligabue cita queste casse di Maalox (noto antiacido utilizzato per il trattamento di alcuni disturbi di lieve entità allo stomaco) che servirebbero a lenire i malesseri generati dalla vita sul palco che si mescolano a quelli della vita privata.

Tra palco e realtà, tra calcio giocato e vita quotidiana, parafrasando l’artista emiliano, il tifoso rossoblù si trova al momento in un limbo di perplessità, attanagliato da un amore viscerale per questi colori ma anche dalla consapevolezza che la stagione in corso forse sia già compromessa. La pareggite acuta di cui soffre spesso il Cosenza provoca malumori e qualche problema gastrointestinale, eppure tutto ciò per cui vale la pena vivere, o morire, ha sempre a che fare col sentimento e col mal di stomaco. Quindi, casse di Maalox in Via degli Stadi: se non possiamo curare la malattia, quantomeno riduciamo i sintomi.

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