Tagliato il traguardo delle Tremila gare in campionato, ma il confronto degli ultimi anni è impietoso.

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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È da un po’ di tempo che non diamo più i numeri al campionato del Cosenza, e torniamo ad occuparcene visto che nella disastrosa trasferta di Como, il Cosenza ha tagliato il traguardo delle tremila gare ufficiali disputate in campionato.
3.000 GARE IN CAMPIONATO
Lo ha fatto nel peggiore dei modi con il 5-1 subito che ha certificato l’ennesima pessima prestazione di questo campionato. Di questi cinque gol subiti, il primo di Gabrielloni ha segnato a suo modo un altro punto simbolico visto che è stato il 3.200 e che a fine gara sono lievitati fino a quota 3.204, mentre quelli realizzati sono 3.438.
400 GARE FA L’ULTIMO SUCCESSO
Per trovare il Cosenza vincente in una gara con cifra tonda, bisogna tornare indietro di dieci anni e quattrocento partite, quando il 28 ottobre 2013 nella gara numero 2600, il Cosenza si impose sul Palazzolo per 2-1.
1.109 VITTORIE
Nelle tremila gare disputate in campionati ufficiali dal Cosenza, le vittorie sono state 1.109, il 37% del totale, mentre le sconfitte (946) hanno sorpassato i pareggi (945) di una unità, che a livello percentuale al momento si equivalgono attestandosi sul 31.5%.
Volendo fare un paragone tra l’attuale momento ed i precedenti ultimi quattro campionati di Serie B, scopriamo che non solo l’ultimo posto in classifica non lascia spazio ad ottimistiche previsioni, quanto dimostra come difficilmente la rotta possa essere invertita rispetto alle passate stagioni.
GLI ULTIMI CINQUE ANNI DI SERIE B

Negli ultimi cinque campionati, il Cosenza ha disputato 176 gare vincendone 42 (24% del totale), pareggiandone 59 (33%) e perdendone 75 (43%), realizzando 170 rete e subendone 239 (d.r.-69).
La migliore stagione come posizionamento in classifica è stata quella del ritorno in Serie B con la conquista del 10° posto nella classifica finale (46 punti) ottenuta collezionando 11 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte, con 34 reti segnate e 42 subite (d.r.-8).
Nella stagione successiva, a fronte di un 14° posto nella classifica finale, ma con gli stessi punti (46) conquistati in quella precedente, il Cosenza ha fatto registrare il maggior numero di vittorie (12) solo 10 pareggi e 16 sconfitte. Quello è stato anche l’unico campionato dove il Cosenza ha fatto registrare un saldo positivo, seppure minimo (d.r.+1) nella differenza reti visto che ne sono state segnate 50 e subite 49.
INIZIA IL DECLINO
I lupi hanno fotto molto peggio nel campionato 2020/21 chiudendo in 17ma posizione con sole 6 vittorie, 17 pareggi e 15 sconfitte ottenuti segnando 29 reti e subendone ben 47 (d.r.-18), arrivando a cogliere 35 punti come nella stagione successiva dove si è raggiunto il 16° posto in classifica con 8 vittorie 11 pareggi e ben 19 sconfitte. Con un altro saldo negativo in differenza reti (-23) a fronte dei 36 gol segnati e 59 subiti.
Ecco allora che i numeri del campionato, di queste prime 26 giornate, non presagiscono nulla di buono, visto che i miseri 23 punti conquistati finora, frutto di sole 5 vittorie e 8 pareggi, mentre le sconfitte sono già 13 e la differenza reti presenta un saldo negativo già di -21 come i gol segnati, mentre quelli subiti sono già ben 42.
GLI ULTIMI CINQUE ANNI DOPO 26 GIORNATE
Mettendo a confronto gli ultimi cinque anni dopo 26 giornate vediamo che il Cosenza ha gli sessi 23 punti dell’anno scorso, mentre erano 33 il 18/19, 24 il 19/20 e 26 il 20/21. Nelle restanti 12 giornate i rossoblù conquistarono 13 punti nella prima stagione, 22 l’anno successivo, solo 9 il 2020/21 e 12 lo scorso anno. Ecco perché ora bisogna produrre molto di più.
IL RAFFRONTO DIONIGI-VIALI
Con le prossime gare che vedranno il Cosenza opposto a Reggina e Genoa, squadre in lotta per ottenere la promozione in Serie A, c’è poco da stare allegri, anche perché lo score di mister Viali non è dei migliori visto che in 15 giornate ha collezionato solo 12 punti, con all’attivo 2 vittorie e 6 pareggi, mentre il suo predecessore Dionigi, nelle 11 gare in cui ha condotto i rossoblù dalla panchina aveva raccolto solo un punto in meno (11) con 3 vittorie 2 pareggi e 6 sconfitte.
IL RESPONSABILE
I numeri del campionato sono impietosi non solo per calciatori e tecnici, quanto per i Direttori Sportivi che si sono succeduti e che non hanno saputo fare bene con il budget risicato messogli a disposizione dal patron Guarascio, che resta sempre il principale responsabile di questi numeri fallimentari.

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