Tanto tuonò che piovve. Ovvio ripescare questo antico detto per sottolineare quanto l’ufficialità del ritorno di Gennaro Tutino a Cosenza, in prestito con obbligo di riscatto, arriva quando la notizia, da giorni di dominio pubblico, e di fatto completamente svuotata della sua essenza. Così il Cosenza (quì il comunicato ufficiale) arriva per ultimo o quasi a darci conto della nuova avventura dell’attaccante napoletano in rossoblù, dopo essere stato uno degli artefici del miracolo della promozione in Serie B e della prima ed unica salvezza tranquilla di questo quinquennio. Arriva dopo che la notizia è stata diffusa, in primis dallo stesso calciatore, e poi da tutti i media nazionali dedicati al calciomercato, così come da molte testate locali che oggi ne rivendicano la primogenitura, ma anche dopo che il social media manager della Società silana ha giocato sulle pagine ufficiali con una serie di post ad indovinello che non avrebbero stupito neanche un bambino.
Ma si sa che l’era della comunicazione moderna passa per questi linguaggi che poco hanno di istituzionale e spesso possono generare una caduta di stile.
Ora che è arrivato anche il comunicato ufficiale, possiamo ripercorrere le tappe della carriera di quello che è stato, in tempi recenti, uno dei beniamini del popolo rossoblù. Arrivato da perfetto sconosciuto nell’estate del 2017, dopo avere disputato un paio di ottimi campionati primavera con il Napoli, poi 26 gare in Lega Pro con le maglie di Gubbio e Carrarese, in cui ha segnato solo 3 reti.
Poi la svolta in rossobl’ù con la cavalcata trionfale dalla C alla B, con 27 presenze e sette reti nella stagione regolare, cui si sono aggiunte le 9 presenze nei Playoff contrassegnate da quattro reti pesanti, tra le quali ricordiamo la fantastica cavalcata cost to coast che mise il suggello nella finale di Pescara, portanto all’apoteosi tutto il popolo rossoblù.
Poi la prima stagione in B con il Cosenza con 33 presenze e 10 rete segnate che gli consentirono di spiccare il volo verso la Serie A (6 presenze e nessn gol con la maglia del H. Verona), per poi tornare in B con le maglie di Empoli, Salernitana, Parma e Palermo, contribuendo alla promozione in A di quella Salernitana in cui militava anche il portiere Micai.
Dopo le 10 reti segnate in B con la maglia del Cosenza e le 13 con quella della Salernitana, Gennaro Tutino ha un po’ smarrito la via del gol e, forse proprio per ritrovarsi, che ha scelto di fare ritorno a Cosenza. Una scelta di cuore la sua, ma carica di aspettative per la tifoseria silana. Trovare il giusto equilibrio non sarà facile, ma confidiamo che l’esperienza accumulata e la voglia di riscatto possano tradursi in grandi soddisfazioni per tutti. Di seguito la sceda del neo rossoblù.
TUTINO GENNARO
Napoli – 20.08.1996
Attaccante – m. 1,77; kg. 69
Proveniente dalla Carrarese, poi dal Parma
Esordio: 02.09.17 Cosenza – Paganese 0-2
Stagione | Squadra | Serie | Pres. | Reti |
2011-12 | Napoli | Prim. | 4 | 4 |
2012-13 | Napoli | Prim. | 21 | 3 |
2013-14 | Napoli | Prim. | 23 | 13 (3) |
2014-15 | Vicenza | B | – | – |
gen. 15 | Gubbio | L. Pro/b | 11 | 1 |
2014-15 | Gubbio | P. out | – | – |
2015-16 | Avellino | B | – | – |
gen. 16 | Bari | B | 1 | – |
2016-17 | Carrarese | L. Pro/a | 13 | 1 |
2016-17 | Carrarese | P. out | 2 | 1 |
2017-18 | Cosenza | C/c | 27 | 7 |
2017-18 | Cosenza | P. off | 9 | 4 |
2018-19 | Cosenza | B | 33 | 10 |
2019-20 | Hellas Verona | A | 6 | – |
gen. 20 | Empoli | B | 16 | 3 |
2019-20 | Empoli | P. off | 1 | 1 |
2020-21 | Napoli | A | – | – |
set. 20 | Salernitana | B | 36 | 13 (2) |
2021-22 | Napoli | A | – | – |
ago. 21 | Parma | B | 27 | 5 |
2022-23 | Parma | B | 17 | 2 (1) |
gen. 23 | Palermo | B | 18 | 3 (1) |
Totale in serie A 6 –
Totale in serie B 149 37 (4)
Totale in serie C1/Ia div. 62 14
Totale complessivo 217 51 (4)