IL PRIMO SCIVOLONE ESTIVO DEL COSENZA DI GUARASCIO

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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In una stagione che si avvia su auspici ben differenti di quella che l’hanno preceduta, con la Società silana che ben si è mossa sul mercato cercando, con i limiti finanziari che ben conosciamo, di mettere a disposizione del tecnico Fabio Caserta una rosa competitiva che sulla carta ma non solo, viste le amichevoli e la prima uscita in Coppa italia Frecciarossa, sembra potere garantire al popolo rossoblù un’annata meno tribolata e forse più ricca di soddisfazioni.
Pur essendoci ancora da lavorare per affrontare al meglio il prossimo campionato, la prima uscita ufficiale ha regalato al Cosenza l’opportunità di giocare tra le mura amiche l’incontro di Coppa contro una delle migliori formazioni di Serie A, il Sassuolo, che ha richiamato al “San Vito-Marulla” 8.800 spettatori sebbene si fosse all’antivigilia di Ferragosto.
Nonostante l’ottima prestazione della squadra e l’ottima affluenza di un pubblico che risponde sempre presente nelle gare importanti ma non solo, si è verificato un increscioso episodio che ha lasciato l’amaro in bocca alla tifoseria che non ha mancato di esternare il suo malumore sui social (quì la presa di posizione del gruppo Anni 80) con diversi post di protesta.
La querelle ruota tutta intorno all’esiguo numero di tagliandi “Lupacchiotto” (200 in totale per le due curve) destinati ai minori di 14 anni  che sono andati presto a ruba, creando un notevole malcontento nella tifoseria, costringendo molti genitori ad un esborso notevole rispetto al previsto, visto che quelli che hanno deciso di non fare malvolentieri ritorno a casa, ad acquistare tagliandi a prezzo pieno anche per i figli più piccoli.
Una scelta quella della Società silana che troviamo incomprensibile, non solo perché così rischia di creare una frattura con una parte della tifoseria, quanto perché non riesca a “coltivare” le nuove leve in prospettiva futura.
Di certo la Società di Guarascio è libera di attuare le proprie politiche economiche in piena autonomia come meglio crede, e come è avvenuto nell’adeguamento dei prezzi di biglietti e abbonamenti per la nuova stagione, ma dovrebbe tenere anche conto delle leggi vigenti che proprio in materia di ingressi riservati ai minori di 14 anni, non pongono limitazioni di numero e neanche un costo visto come recita l’articolo 11 Ter della Legge n°41 del 4 aprile 2007 che riportiamo integralmente di seguito:

Art. 11-ter.

Rilascio di biglietti gratuiti per i minori

1. Le società organizzatrici delle manifestazioni sportive sono tenute a rilasciare, anche in deroga al limite numerico di cui all’articolo 1-quater, comma 7-bis, deldecreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge24 aprile 2003, n. 88, introdotto dall’articolo 1, comma 2, del presente decreto, biglietti gratuiti nominativi per minori di anni quattordici accompagnati da ungenitore o da un parente fino al quarto grado, nella misura massima di un minoreper ciascuno adulto, per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al 50per cento di quelle organizzate nell’anno. L’adulto assicura la sorveglianza sulminore per tutta la durata della manifestazione sportiva.

Nella postpartita e nei giorni seguenti abbiamo raccolto il malcontento di tanti tifosi che trovano incomprensibile questo scelta fatta dalla Società Cosenza Calcio e che riteniamo sia un vero scivolone estivo, per non parlare di una caduta di stile, alla quale bisognerebbe porre rimedio sin da subito eliminando la limitazione a soli 400 biglietti “Lupacchiotto” totali , non solo per venire incontro alle esigenze di tante famiglie di tifosi, quanto anche per alimentare e fare crescere la passione per i colori rossoblù come anni fa recitava un’efficace campagna pubblicitaria della Società: “Di padre in figlio”. Tutti noi che amiamo il Cosenza Calcio lo amiamo proprio perché i nostri genitori ci hanno portato sin da piccoli a respirare l’aria salubre dello Stadio San Vito, facendoci innamorare dei colori rossoblù e tramandando ai nostri figli la stessa passione. Sarebbe davvero un peccato interrompere questo invisibile filo conduttore, (basta vedere la nostra fotogallery) solo per una incomprensibile ragione economica, proprio ora che le prospettive sembrano mutate in meglio. Meglio essere più rigidi e severi nei controlli agli ingressi, che ingiusti al botteghino.

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