Si è svolta questa mattina nei locali della LND presso lo stadio San Vito – G.Marulla, la conferenza stampa di presentazione della gara Italia-Francia valida per il round uno delle qualificazioni al campionato Europeo Under 17 di calcio femminile.
Coordinata dal collega Marco Calabresi, responsabile della comunicazione della FIGC per questa manifestazione che si sta svolgendo a Cosenza e che vede impegnate le rappresentanti di Francia, Italia Scozia e Slovenia.
Il primo a prendere la parola è stato l’assessore ai LL.PP. Damiano Covelli, in rappresentanza del Sindaco Franz Caruso, assente per impegni istituzionale. L’assessore Covelli, dopo il saluto a gli auguri di rito nei confronti delle ragazze azzurre, ha posto l’accento sulle strutture che hanno accolto le diverse Nazionali, con particolare attenzione al “Marulla” che di qui a breve, sarà interessato a lavori di adeguamento per rendere fruibile il settore delle Tribune B e Rao, attualmente non agibili: “la speranza è quella di avere in un futuro non troppo lontano, la possibilità per la Città di Cosenza, di ospitare altre manifestazioni internazionali, come quella che orgogliosamente ospitiamo in questi giorni”.
A seguire è intervenuto il Presidente del Comitato regionale LND Calabria, Saverio Mirarchi che ha parlato dello sviluppo del movimento del calcio femminile: “Il principale motore che ci ha fatto lavorare per la riuscita di questa manifestazione, va visto nell’ottica di far crescere la base delle giovani praticanti, perché sappiamo bene quanto servano giornate come queste per dare visibilità al calcio femminile, in particolare nel Sud Italia”. Il calcio femminile – ha proseguito il Presidente Mirarchi – è uno sport bellissimo e noi avevamo bisogno, attraverso queste gare, di farlo vedere a tutto il movimento, ed il prossimo step è quello di riempire maggiormente lo stadio nelle prossime gare, grazie all’impegno delle scuole e delle scuole calcio del territorio. Il nostro impegno e la nostra organizzazione sono anche un ringraziamento nei confronti della Federazione e del Presidente Gravina che hanno voluto onorarci, portando una prestigiosa competizione UEFA in Calabria”. Il Presidente Mirarchi ha poi concluso con dei doverosi ringraziamenti: In primis a Francesca Stancati (Delegata CONI Point Cosenza) che è la vera artefice dell’arrivo della Nazionale femminile a Cosenza, ed è da sempre impegnata per fare crescere il movimento del calcio femminile in Calabria. Poi oltre al Cosenza Calcio, è doveroso ringraziare le Società dilettantistiche (Real Cosenza, Bergamini, CUS Unical, Luzzese, Rende e San Fili) che hanno messo a disposizione le loro strutture per gli allenamenti delle Nazionali, oltre alle gare, in un momento in cui l’attività è in pieno svolgimento”.
La Consigliera della FIGC Maria Rita Acciardi, presente in sala ha sottolineato che: “Con la delibera dello scorso aprile è stato riorganizzato tutto il settore femminile, senza dimenticare l’eccellente lavoro che viene svolto quotidianamente dai Comitati Regionali e Provinciali. In questo modo l’interesse per il calcio femminile cresce con queste sinergie che si realizzano su territorio”.
Il coordinatore delle Nazionali Giovanili Femminili Enrico Sbardella ha illustrato tutta la filiera delle Nazionali giovanili: “Come sapete il movimento, attualmente, si sviluppa prevalentemente nel Centro-Nord Italia, mentre al Sud abbiamo ancora delle difficoltà, ma grazie al grande lavoro che si sta facendo in maniera capillare nei Comitati Regionali, stiamo arrivando a portare all’interno della Nazionali ragazze con qualità tecniche importanti. Sono poche finora, ma in questi ultimi vent’anni abbiamo visto ragazze che sono riuscite a ritagliarsi spazio e carriere importanti. Attraverso i Comitati Scolastici e soprattutto attraverso il reclutamento dei Comitati territoriali – ha proseguito Sbardella –, di cui Francesca Stancati dirige quello denominato Magna Grecia che comprende Campania e Calabria, che in questa Under 17 ha due rappresentati in squadra: Rosanna Ventriglia, che ha realizzato una doppietta nella scorsa partita, e Martina Romanelli”.
Di seguito Sbardella si è soffermato sulla necessità di sviluppare questo sport: “Attraverso le scuole, ma soprattutto le famiglie che portano le ragazze a fare sport, si può operare quel cambiamento culturale, radicale che serve e quale viatico migliore esiste se non la Nazionale Maggiore? Ma prima di arrivare ad essa ci sono tutte quelle giovanili, quest’anno abbiamo avviato anche l’Under15 per sviluppare l’esperienza internazionale delle ragazze. Oggi le abbiamo tutte, mentre solo pochi anni fa ne avevamo tre. Considerate l’importanza di queste Nazionali, visto che i campionati europei Under17 e Under19, sono i più importanti visto che hanno una cadenza annuale, per dare a ragazzi e ragazze, in queste fasce d’età, la possibilità di accumulare esperienza internazionale. Il nostro obiettivo è ogni anno quello di arrivare a disputare la fase finale cui partecipano le migliori otto Nazionali”. Infine Sbardella snocciola i numeri del movimento italiano rispetto a quello di altre Nazioni e che certificano quanto lavoro ci sia ancora da fare: “In Italia abbiamo 40.000 tesserate a fronte della Spagna che ne ha 80.000, oppure la Francia che ne ha 180.000, mentre l’Inghilterra ne ha 250.000 e la Germania 350.000, per non parlare degli Stati Uniti dove il calcio femminile lo sport più popolare al femminile con oltre 1.000.000 di tesserate”. Con Jacopo Leandri e Arianna Pieri si parla di calcio giocato e di come affrontare la Francia. Per il tecnico azzurro: “La vittoria dell’altro giorno aiuta, fa bene al morale e fa lavorare bene le ragazze negli allenamenti. Ci conosciamo perfettamente, sia come gioco che, come idee, spesso ci sentiamo con la collega francese durante l’anno e parliamo non solo di gare ma di come far crescere il movimento. Affronteremo la Francia con le nostre armi, in particolare con quello spirito di abnegazione che le ragazze hanno e che le consentono di sopperire alle carenze tecnico strutturali che abbiamo. Portiamo lo scudetto sul petto, la grande storia dell’Italia che dobbiamo onorare. A Cosenza ci stiamo trovando bene e useremo il calore di questa terra per aggiungere valore al nostro gioco, consapevoli del valore delle nostre avversarie, ma le ragazze sono certo butteranno il cuore oltre l’ostacolo”.
Arianna Pieri ha parlato dell’emozione di indossare la maglia azzurra ed indossarne la fascia da capitano: “Una grande responsabilità ma è bellissimo perché ti offre una forza in più che può farti vincere le partite”. Poi le chiediamo un consiglio da dispensare alle bambine che iniziano a giocare a calcio con il sogno di emularle un giorno: “Posso consigliare di non fermarsi al primo ostacolo oppure alle prime difficoltà, ma continuare a giocare perché le emozioni che ti regala questo sport sono tante e bisogna continuare e porsi un obiettivo da raggiumgere”