Inaugurato il “Largo Gianni Di Marzio” che da oggi accoglierà i tifosi rossoblù

Eliseno Sposato

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Una cerimonia tanto sobria quanto sentita è stata quella che si è svolta stamane nell’antistadio lato curva nord, che è stato intitolato a Gianni Di Marzio, indimenticato allenatore, ma anche direttore sportivo del Cosenza calcio.
Presenti il sindaco della città Franz caruso, il patron del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio e la signora Concetta Tucci, vedova del grande Gianni con il figlio Gianluca giornalista e volto notissimo della piattaforma satellitare Sky.
Tra i presenti anche il Ds del Cosenza, Roberto Gemmi e l’ex patron rossoblù Paolo Fabiano Pagliuso che era tra i soci all’epoca della storica promozione in Serie B nella stagione 1987-88 proprio con Di Marzio seduto sulla panchina rossoblù.

Il sindaco Franz Caruso ha ricordato come oggi si mantiene fede ad una promessa fatta lo scorso anno quando proprio Gianluca di Marzio presentava la squadra alla città. Un gesto ha detto il sindaco che “Un gesto di affetto e riconoscenza di tutta la città di Cosenza, non solo quella sportiva, verso un uomo che ha dato tanto a Cosenza”. Il Sindaco Caruso ha anche colto l’occasione per annunciare che: “Il Marulla di Cosenza pronto a ricevere il finanziamento dalla Regione che ha inteso inserire l’impianto cosentino nei nuovi Fesr. Manca l’ufficialità, ma ho già ricevuto una conferma informale che la nostra richiesta sarà accolta”.

Il patron del Cosenza calcio Eugenio Guarascio ha ricordato che “Gianni di Marzio ha rappresentato e continua ad essere una figura di riferimento per il calcio a Cosenza e sarà presente con largo spazio nel museo del Cosenza Calcio che verrà realizzato in occasione del 110° anniversario di fondazione della Società”. Il presidente rossoblù si è detto soddisfatto di come la squadra ha approcciato questo campionato ed è pronto ad affrontare questo sentitissimo derby rimarcando comunque che: “Importante è mantenere la categoria che rappresenta un patrimonio che dobbiamo tenerci stretto”.

Come sempre quando torna a Cosenza, dove ha vissuto anni d’infanzia, Gianluca di Marzio ha rimarcato che “Cosenza è una città che non dimentica, così come papà non ha mai dimenticato questa città e questo club dove ha scritto pagine di storia. In quegli anni c’era una simbiosi totale con la città e papà si sentiva il rappresentante di tutta Cosenza, il suo condottiero, il suo capo popolo e credo che Cosenza abbia riconosciuto questa grande passione verso un uomo ed una squadra che portarono fuori dall’inferno calcistico il Cosenza. Ricordo ancora lo striscione che recitava mai più prigionieri di un sogno e grazie a quell’impresa la città tornò a risplendere”.

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