Prima di fare alcune considerazioni sulla conferenza stampa (qui il video) tenuta oggi pomeriggio dal Direttore Sportivo del Cosenza calcio, Roberto Gemmi, mi corre l’obbligo di ringraziarlo per averci incontrati oggi pomeriggio e risposto alle domande mie e dei colleghi presenti.
Detto ciò, anche oggi ho avuto la netta sensazione che in seno al Cosenza calcio vige un serio problema di comunicazione, e vado a spiegare il perché. Ancora una volta ci siamo trovati davanti ad un rappresentante della società silana che si è presentato davanti a microfoni, telecamere e taccuini, senza mai rispondere nel concreto alle domande poste.
Forse le mie aspettative erano ben altre, ma la sensazione che ho avuto è stata quella di pormi questa domanda: e quindi? Non si è proprio capito perché sia stata convocata una conferenza stampa per non comunicare nulla di concreto.
Gemmi ha voluto metterci la faccia? E quindi? Rispetto a quanto dice settimanalmente nel pre e post gara il tecnico Caserta, il DS silano non ha aggiunto nulla di più, neanche una virgola, un sinonimo, un concetto diverso che potesse darci uno spunto per diradare la nebbia che avvolge in negativo, questo momento della squadra.
In più di un momento ho avuto la sensazione di trovarmi a rileggere quell’interessante capitolo del libro di Cesare Marchi dal titolo “Impariamo l’italiano” in cui l’autore parla del “dolce dir niente” ovvero sia, impegna il lettore per alcune pagine in cui mette in fila una dietro l’altra tutta una serie di parole e concetti che filano benissimo nella lettura, ma che sostanzialmente non dicono nulla.
Un po’ quello cui mi sono trovato di fronte oggi: una persona squisita ed affabile che ha risposto a tante domande ma senza sostanzialmente dire nulla. E quindi? Credo che la risposta non possa che essere che tutti in seno al Cosenza calcio siano ben consci del momento negativo che la squadra sta attraversando, ma che ancora sono alla ricerca del punto di svolta che possa invertire la tendenza.
Il mantra di queste settimane, ripetuto anche oggi da Gemmi, è che bisogna lavorare duro e che tutti devono dare di più, per raggiungere l’obiettivo posto all’inizio della stagione: fare quel piccolo passo in più che non faccia soffrire chi ama il Cosenza come negli anni passati. E quindi? Quindi bisogna fare in fretta perché all’uscio c’è un bruttissimo cliente che si chiama Parma, che sabato arriverà al San Vito Marulla da primo in classifica e pronto a dirci se dobbiamo continuare a masticare amaro, oppure possiamo tornare a rivedere il Cosenza di qualche settimana fa, quello capace di non smarrirsi alle prime difficoltà, che sappia lottare in ogni momento della gara con lo spirito indomito dei Lupi della Sila.