Caserta: “Bene il mercato, ma il nostro obiettivo non cambia”

Redazione Solocosenza

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Fabio Caserta, allenatore del Cosenza, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match con il Pisa. Queste le sue dichiarazioni:

Inevitabile partire parlando della chiusura del calciomercato con le ultime operazioni effettuate dal Cosenza: “La società sapeva dove intervenire e ha fatto di tutto per migliorare la squadra. il club si è mosso molto bene. Ora spetta a noi, dobbiamo fare sul campo quello che sappiamo. Il direttore ha lavorato molto bene, non bisognava muovere molte cose. Il mercato di gennaio è particolare, portare tanti calciatori dentro non è mai cosa positiva. Avevamo la necessità numerica e per caratteristiche di inserire qualche giocatore. Dipende molto anche dalle uscite. Ma non c’era molto da fare, perché la squadra nel girone di andata, tra alti e bassi, aveva fatto bene”.

Gemmi è riuscito a piazzare un bel colpo portando Antonucci a vestire la maglia rossoblù: “È arrivato un giocatore duttile e bravo, Antonucci ci può dare una grossa mano. Finalmente il mercato è finito, per un allenatore questo è un periodo complicato. Adesso dobbiamo pensare a lottare sin da domani, contro una squadra difficile da affrontare, guidata da un allenatore molto preparato”.

Domani al “Marulla” arriva una squadra che attraversa un momento di difficoltà: “Il Pisa gioca bene e ha raccolto meno di quello che ha fatto vedere in campo. Noi stiamo meglio rispetto a qualche settimana fa, sappiamo anche che le squadre quando attraversano un momento di difficoltà danno sempre qualcosa in più. Lo abbiamo visto contro il Venezia, che sulla carta stava meglio di noi. Il Pisa vorrà tornare alla vittoria, dobbiamo restare concentrati per tutto l’arco della gara e sfruttare le occasioni”.

Come arriva il Cosenza a questa sfida delicata: “Non bisogna guardare la classifica attuale.  A prescindere da cosa si può dire all’inizio del campionato, quando tante squadre partono con obiettivi diversi. I veri valori delle squadre verranno fuori tra qualche partita. Il Pisa vive un momento altalenante come del resto lo abbiamo vissuto anche noi. Io però non guardo la classifica ma le partite, ed è una squadra che gioca molto bene. Come sempre non dobbiamo pensare al Pisa, ma a quello che dobbiamo fare noi. La vittoria aiuta a lavorare meglio ma non dobbiamo abbassare la concentrazione. In Serie B basta una partita per cambiare umore e prospetto. I risultati arrivano dalle prestazioni e dobbiamo continuare a fare grandi partite, lottando palla su palla”.

Per Caserta, dopo due vittorie consecutive, non c’è il rischio di allentare un po’ la presa: “Non lo temo assolutamente. Sono ragazzi intelligenti, si sono allenati bene tutta la settimana anche con il mercato di mezzo. Non ce n’è motivo. C’è ancora tanta strada da fare per raggiungere l’obiettivo salvezza. Non possiamo ovviamente abbassare l’attenzione perché avremo di fronte un avversario di tutto rispetto. Dobbiamo cercare di fare tre punti facendo una grande partita. Dal punto di vista dell’attenzione sono sicuro che la squadra sarà sul pezzo come nelle ultime partite e come è stato in tante altre”.

Difficile vedere Antonucci partire titolare: “Fisicamente sta bene, sicuramente non partirà dall’inizio ma è un calciatore intelligente dal punto di vista tattico. Capirà facilmente cosa chiedo, alcuni movimenti li deve assimilare. Dobbiamo invece valutare bene qualche acciaccato, qualche elemento non al 100%. Dobbiamo decidere se rischiare o meno di farlo giocare”.

Ancora un’assenza per Canotto: “Sarà ancora fuori causa, sta proseguendo il suo percorso riabilitativo. Si sta allenando ancora a parte così come Meroni e Cimino. Non saranno della gara. Mi auguro dalla prossima settimana di fare allenatore Canotto con la squadra, non bisogna però forzare perché sennò rischiamo di perderlo per altro tempo. È un calciatore che strappa, che va sulla profondità. Bisogna valutarlo molto bene”.

Ancora qualche dubbio sullo schieramento tattico con cui si affronterà il Pisa: “Sono gli interpreti che dettano il gioco. La squadra ha la sua identità, il modulo dipende dalle caratteristiche dei giocatori, ad esempio Voca è diverso da Florenzi. In base a questo deciderò se sarà un 4-4-2 o un 4-2-3-1”.

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