C’è voluto il record personale di marcature di Gennaro Tutino, per rivedere un calciatore rossoblù passare in sala stampa a commentare la gara, una cosa questa capitata solo in altre due occasioni in questa stagione. Gennaro Tutino, salito a quota quattordici reti in campionato, la sua migliore performance in serie B, ha così commentato il record personale e la gara. Senza l’infortunio subito nel derby casalingo contro il Catanzaro, che lo ha tenuto lontano dal campo per quasi un mese, probabilmente avrebbe raggiunto questo traguardo prima di oggi e magari vedere più vicino il traguardo dei venti gol. <<Si può sempre arrivare a venti – dice con un bel sorriso ottimista – Mancano ancora cinque partite. Però al di là della gioia personale l’obiettivo è sempre quello di segnare per ottenere punti. Quella è la cosa principale: portare punti alla squadra. Certo, a fine stagione le reti che si segnano contano molto di più>>.
Contro il Palermo la trasformazione del calcio di rigore è arrivato in un momento decisivo: <<Ci ha risollevato in un momento di difficoltà. Anche se stavamo spingendo di più rispetto al primo tempo>>. Qualche brivido per i tifosi e non solo con Pigliacelli che aveva intuito l’angolo giusto: <<Avendo giocato al Palermo lo scorso anno, ho temuto che potesse succedere. I miei ex compagni di squadra mi conoscono. Ho calciato però molto forte e angolato e non ho fallito>>.
Parlando della gara il bomber rossoblù è tornato anche sul suo infortunio: <<Penso sia normale, lo avevo messo in conto. Avevo preparato la partita proprio per trovare un guizzo che potesse tornarci utile. Ed è arrivato il rigore. Al di là della forma fisica – sottolinea Tutino – è l’approccio mentale alle partite che in questa fase cruciale può fare la differenza. Dobbiamo credere nella salvezza. Auspico almeno tre vittorie nelle ultime cinque partite>>.
Il Cosenza è Tutino dipendente? <<Se ho fatto così bene quest’anno lo devo alla squadra che mi mette nelle condizioni di far bene>>.