Una vittoria che ci meritavamo tutti

Eliseno Sposato

Eliseno Sposato

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Diciamolo subito e senza preamboli: una vittoria così ce la meritavamo tutti.

Se la meritava in primis William Viali, perché lo aveva predetto contro lo scetticismo dei più, ma soprattutto perché lui è l’allenatore del Cosenza e che ci piaccia o no, è l’uomo al quale dobbiamo aggrapparci per mantenere il patrimonio della Serie B che rappresenta la giusta dimensione per una squadra ed una città come la nostra. Senza fare voli pindarici o sognare quello che non potremo mai realizzare, finché non avremo una Società seria e organizzata a dovere, ed un tessuto economico in grado di poterla sostenere.

Se la meritava il Presidente Guarascio che, per quanto possa essere inviso a tutti noi, non certo come persona ma come massimo dirigente del  nostro Cosenza, resta al momento l’unica persona in grado di farci disputare campionati professionistici di rilievo e, con tutti i suoi limiti, cerca di farlo al meglio secondo quella che è (ahimè) la sua ottica.

Se la meritavano tutti i tifosi rossoblù: quelli che sono sempre presenti in casa e trasferta, che fanno sacrifici quotidiani per poi essere ogni sabato sui gradoni di ogni stadio dove giocano i Lupi; quelli occasionali umiliati nell’unica gara a cui hanno assistito, quella sconfitta nel derby che brucerà sulla pelle di tutti noi fino al prossimo incrocio; quelli che reputano di avere in tasca la patente di “veri tifosi” e che non perdono occasione di sentenziare su tutto e tutti senza averne diritto alcuno.

Se la meritavano i calciatori che sono la nostra croce e delizia. Sono loro che giorno dopo giorno lavorano per rappresentare al meglio la nostra città in ogni stadio d’Italia, che scendano in campo o meno, che giochino bene o meno, può capitare anche quello, ma che avevano bisogno di mettere in mostra una prestazione superlativa come quella messa in scena a Reggio Emilia. Una prestazione che ha reso merito alle loro qualità tecniche che troppo spesso sono rimaste nascoste in questo campionato.

Se la meritava Francesco Forte “vittima” un po’ di se stesso e di una stagione maledetta che, come alle volte capita, non gli ha permesso di mostrarsi a Cosenza per come è il suo reale valore. I suoi gol servivano e servano come il pane in questo finale di stagione per questo speriamo si sia definitivamente sbloccato.

Infine, ce la meritavamo anche noi poveri e bistrattati giornalisti che veniamo facilmente etichettati a seconda di quello che scriviamo e come lo scriviamo. Noi che siamo diventati il bersaglio “ideale” di chi non ha mai argomenti adatti al confronto e per questo si arroga il diritto di giudicare l’operato altrui senza averne gli strumenti culturali per farlo.

Tutti insieme godiamoci per qualche ora la benefica influenza di questa bella vittoria per poi rimettere i piedi per terra e continuare a lottare per portare in porto l’ennesima salvezza di una stagione comunque avara di soddisfazioni.

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