18 ottobre
CONFERENZA STAMPA MISTER DAL CANTO (fonte Padova Oggi)
inque giorni di allenamenti e domani è già tempo di fare sul serio. Per Alessandro Dal Canto, tecnico del Cittadella, il debutto in panchina al Tombolato ha le fattezze del Cosenza di Alvini. Una gara già fondamentale nel cammino granata, in cui servirà applicazione e serenità. Queste le dichirazioni dell’allenatore del Cittadella in conferenza stampa: «Stanno tutti sostanzialmente bene, solo Tronchin non rientra nei convocati per ragioni di natura fisica insieme a Negro», ha esordito il coach trevigiano. «La settimana è andata benissimo sotto tutti i punti di vista. Ho ereditato una squadra che sta bene, senza problemi particolari. C’è da aggiustare i risultati, ma era un desiderio anche precedente al mio arrivo, non arrivo io a scoprire l’acqua calda. I giocatori sono stati disponibili, il gruppo ha lavorato forte e bene come d’abitudine, poi ogni allenatore ha le sue idee. Emozionato? Si, come sempre. Attendo questa sfida senza ansia, ma con curiosità».
I primi passi nel mondo Citta e qualche idea più chiara sulle individualità in seno al gruppo, senza fondamentalismi tattici: «Abbiamo provato delle soluzioni in settimana. Ci tengo a fare una premessa: non conosco Gorini personalmente, ma non ho dubbi sia una persona intelligente e competente perché i giocatori stanno tutti bene. Questa squadra è stata costruita per un certo tipo di assetto, non vedo la necessità di fare grandi stravolgimenti. Poi qualche accorgimento ci sarà, ma sono dettagli personali in relazione a quello che reputo giusto. Questa squadra ha un’identità forte, di sicuro non sarò io a levargliela. Non sono figlio di un sistema di gioco perché desidero mettere il giocatore nella condizione migliore per rendere al massimo. Mi piace lavorare sui concetti e non per meccanismi. In due giorni non si possono rivoltare le squadre come un calzino. Ripeto, sono contento di quanto ho trovato e tento di proseguire, aggiustando le cose secondo quello che piace a me in relazione alle caratteristiche dei giocatori».
Proprio dai giocatori si riparte, confermando una delle parole chiave della presentazione di lunedì: serenità. «Lo squadra sta bene e tutti si sono allenati bene. Credo che ogni allenatore porta una sua idea in correlazione alle doti dei calciatori, ma non credo alle frasi fatte del tipo “ventata d’entusiasmo”. Il cambio di allenatore è aria fritta se non c’è sostanza e in questa squadra c’è tanta sostanza. La positività ci deve essere, per esperienza personale e per quello che osservo in giro. Guardare il passato non porta nulla di buono. Io vedo un gruppo che deve giocare mentalmente libero, senza nascondersi. La classifica dice che siamo vicini al fondo? Molto bene, dobbiamo levarci da lì, senza preoccupazioni. Sicura delle certezze temperamentali di altissimo livello a disposizione, interpretando la partita nel modo giusto. La gara con il Cosenza è importante e delicata, ma dopo ne mancheranno altre 29. Non è un’ultima spiaggia. Dobbiamo affrontare questa partita bene, senza affossarci il cervello. Lo dico alla squadra e mi rivolgo anche all’ambiente. Giocare in mezzo alla negatività non porta a nulla di buono. Guardiamo il lato positivo della situazione. Mancano ancora tante partita e c’è tempo e spazio per recuperare. Concentriamoci su questo aspetto».
E sul Cosenza le idee sono chiare: «Il Cosenza ha 9 punti sul campo, al netto della penalizzazione, così come noi ne abbiamo 8. I meriti del campo non li leva nessuno. I calabresi sono difficili da affrontare, che gioca un calcio aggressivo, tendezialmente uomo su uomo. Sarà una partita che vivrà sul filo del rasoio, un po’ come tutte, incluse quelle in cui affronti gli squadroni. In tal senso mi ricordo sempre quando ho affrontato da giocatore la Juventus quando militavo nell’Albinoleffe. Nessuno avrebbe puntato un’euro di noi, ma alla fine sia all’andata sia al ritorno non abbiamo mai perso. Nella gara singola può succedere di tutto. Contro il Cosenza il dettaglio e l’episodio faranno la differenza. Servirà essere bravi sotto tutti gli aspetti per portare gli episodi dalla nostra, ma ripeto servirà essere forti soprattutto a livello temperamentale».
Conclusione della conferenza stampa sui singoli: «Chi giocherà davanti alla difesa? I giocatori in mezzo al campo sono tutti bravi, è un reparto che non mi desta preoccupazioni. Un’idea ce l’ho, ma non la sanno nemmeno i giocatori. Contro il Cosenza la fase offensiva sarà determinante. Abbiamo lavorato su alcuni concetti, tenteremo di metterli in pratica. Non mi aspetto una partita scintillante, anche per il momento delle due squadra. L’importante è interpretarla nel modo giusto a livello nervoso, senza andare oltre. Se ci facciamo prendere dalla foga, duriamo poco. Sul terreno di gioco bisogna ragionare. Kastrati? È a disposizione. Cassano? Dopo cinque giorni di allenamento lo vedo un po’ di più come attaccante rispetto a trequartista. Se ha trovato poco spazio è perché Gorini ha fatto i suoi ragionamenti. Sarà scontato, ma io non ho pregiudizi nei confronti di nessun calciatore. Sono qui per lavorare e sperare che ogni calciatore mi aiuti ad ottenere i risultati. Nessuno qui dentro, per grazia ricevuta, ha diritto ad una maglia. Lo spazio bisogna meritarselo. Ci sono tanti giocatori che possono incididere in questa squadra. Cassano ha qualità e volontà, l’importante è mettere tutto al servizio della squadra».
14 ottobre
ALESSANDRO DAL CANTO NUOVO ALLENATORE DEL CITTADELLA
L’ A.S. Cittadella comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra ad ALESSANDRO DAL CANTO.
Classe 1975 nato a Castelfranco Veneto, dopo un passato da giocatore intraprende, nel 2009, la carriera da allenatore.
Inizia dal Padova, Primavera e poi Prima squadra, a seguire sarà sulla panchina di Vicenza, Venezia, Arezzo, Siena, Livorno, Viterbese e Carrarese.
Nel mezzo anche esperienze con la Nazionale italiana U17 e con le formazioni Primavera di Empoli e Juventus.
12 ottobre
SFIDA A DUE PER LA PANCHINA GRANATA
Alessandro Dal Canto e Marco Zaffaroni sono in lizza per succedere sulla panchiandel Cittadella all’esonerato Edoardo Gorini. Dal >Canto sembra in pole per essere il prescelto, ma stamattina Zaffaroni ha avuto un colloquio con la dirigenza. La scelta verrà fatta nelle prossime ore e lunedì il nuovo tecnico verrà presentato alla stampa.
11 ottobre
La schiacciante sconfitta per 6-1 sul campo del Sassuolo è costata cara a Edoardo Gorini, che da oggi non è più il tecnico del Cittadella. La decisione ha dello straordinario dato che il Cittadella non esonerava un allenatore a stagione in corso dalla stagione 1995-96′. Adesso la guida tecnica del club è passata provvisoriamente a Roberto Musso, che traghetterà il gruppo fino all’ingaggio di un nuovo allenatore.
Il comunicato del club
L’AS Cittadella comunica di aver sollevato Edoardo Gorini dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra. Il club granata desidera ringraziare mister Gorini per la serietà, la professionalità e la passione dimostrate nel lavoro svolto in queste stagioni alla guida del Cittadella. Oggi e domani gli allenamenti saranno affidati a Roberto Musso e allo staff granata.