Un discreto Cosenza torna a mani vuote

Redazione Solocosenza

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Cosenza battuto a Parma, ma esce a testa alta, sconfitto di misura. Sulla carta, si sapeva bene che quella di oggi, sarebbe stata una gara difficile e proibitiva. Anche per il tasso tecnico, tattico e qualitativo di cui dispone la formazione di Fabio Pecchia. Anche a Parma, Dionigi non snatura il suo Cosenza che, scende in campo con il 4-3-3. Rispetto alla vincente e convincente prestazione casalinga contro il Modena, il tecnico rossoblu assegna una maglia da titolare a Brescianini e Butic, facendo accomodare in panchina Vallocchia e capitan Larrivey. Sono questi, gli unici due cambi di inizio gara.

Il Cosenza, dopo un buon inizio, concede campo e spazi ai padroni di casa che, sfruttando la classe di Vasquez, Bernabé e Inglese prendono possesso del centrocampo e dominano. L’oltre 50% di possesso palla e il numeri dei tiri (saranno venti) dá l’idea di un predominio territoriale. Il Cosenza prova a giocare di rimessa, ma, spesso, lo fa in maniera confusa. Spesso, infatti, è l’ultimo passaggio che non permette ai Lupi di rendersi pericolosi.

Il tabellino finale, inoltre, dice che nei 95′ di gioco, il Cosenza ha fatto un solo tiro in porta. Troppo poco per pensare di farla “franca”. L’1-0, per quello che si è visto, infatti, sta anche stretto ai padroni di casa. Il palo e qualche buon intervento di Matosevic, infatti, permettono ai Lupi di contenere i danni.

Caló, ultimo arrivato in ordine cronologico, guarda la partita dalla panchina. Troppo poco tempo per capire bene il sistema di gioco di Dionigi e cercare di entrare in sintonia con i nuovo compagni di squadra. Ad esser si neri ma, non vuole essere un alibi, anche l’arbitro ci mette del suo, lasciando correre su alcune situazioni di gioco che, hanno penalizzato i rossoblu.

La sconfitta, non penalizza oltremodo il Cosenza che, con il suo bottino di sei punti, è sempre lì. Anche a Parma, come già successo nello scorso campionato, i 500 tifosi dei Lupi non hanno, nemmeno per un secondo, smesso di incitare i Lupi, dando un’altra grande dimostrazione di tifo, coreografia ed entusiasmo. Ora, domenica si va a Terni, per la seconda trasferta consecutiva. Il mercato, nel frattempo, avrà chiuso le sue porte. Chissà che questa sessione non si chiude con qualche altro innesto. Casomai, a sorpresa. Il Cosenza esce battuto a Parma ma ha le possibilità di giocarsela con tutti. È fondamentale, non perdere quest’identità e giocare da squadra. A Benevento e contro il Modena, infatti, è stata una prova di forza del collettivo. E, di un pizzico di fortuna. Che, ovviamente non guasta mai.

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