La notizia, da noi lanciata questa mattina, della mancata iscrizione della squadra femminile del Cosenza Calcio al prossimo campionato di serie C (appena conquistato vincendo tutte le gare) ha suscitato e sta suscitando non poche reazioni negli ambienti sportivi nazionali con l’incredulità generale, ma anche nel tessuto istituzionale e sociale cittadino. Dopo una lunga giornata di diffusione della notizia e di reazioni indignate o cariche di delusione (come quella di Coach Orlando che trovate qui) nessuna comunicazione ufficiale, ma, cosa ancora più grave, nessuna notifica della decisione presa è stata fatta ai tecnici ed alle calciatrici, da parte della società bruzia ma non mancano le reazioni e gli attestati di solidarietà, alcuni dei quali riportiamo di seguito.
Francesca Stancati delegata Coni:
«Il Cosenza non iscrive la squadra femminile alla serie C. Rinuncia ad una categoria conquistata sul campo. Quando tutto il mondo rivolge attenzione ed interesse al calcio femminile, a Cosenza torniamo indietro passando sopra l’impegno e la dedizione di chi ha, senza alcuno stipendio, portato in alto i colori della Città. Inutile avere eventi di caratura Nazionale ed internazionale femminile, se non c’è voglia di dar seguito alle belle parole. Oggi è un giorno buio e per chi pensava alla parità di genere, benvenuti nel 1945. Ma “c’è ancora domani”, ed io mi spenderò come sempre, affinché chiunque abbia un (vero) progetto, possa portare in alto il calcio in Calabria».
Il Sindaco di Cosenza Franz Caruso e la consigliera delegata allo sport Chiara Penna:
“La notizia della mancata iscrizione della squadra femminile di calcio alla serie C ci amareggia molto, anche per l’impegno e la passione che hanno sempre trasmesso le nostre straordinarie atlete conquistando sul campo e con determinazione la nuova categoria. “Non siamo mai entrati nelle scelte societarie qual è, appunto, quella di non iscrivere la più che promettente squadra femminile alla serie C. Non lo facciamo neanche oggi, pur non potendo non esprimere un sentimento di profondo dispiacere perché siamo consapevoli che il successo delle nostre brillanti calciatrici, se adeguatamente sostenuto, poteva rappresentare un’occasione in più per accrescere ulteriormente il prestigio della città in campo calcistico, inserendo Cosenza nel circuito nazionale del Campionato italiano femminile di calcio. Sarebbe stata una nuova bellissima avventura da vivere e da far vivere ai cosentini, grazie alla quale avvicinare sempre di più i giovani alla pratica sportiva”. “Allo sport, riconosciamo una valenza straordinaria nella nostra società per le sue molteplici dimensioni di impatto e valore, oltre al suo riconosciuto potenziale formativo volto all’etica del rispetto, alla disciplina, alla collaborazione e all’inclusività. Alle atlete della nostra brillante squadra di calcio ed allo staff che le ha seguite e supportate, infine, il nostro pensiero affettuoso affinché si possa pensare al domani con una speranza in più, migliore dell’oggi”.
Centro Antiviolenza Lanzino:
“Apprendiamo la notizia e, purtroppo, non con stupore, della mancata iscrizione della squadra femminile del Cosenza Calcio al campionato di serie C
Si vanifica così il frutto di un lavoro portato avanti dallo staff che è riuscito in questi anni e con enorme sacrificio ad elevare il settore femminile e ad abbattere quegli stereotipi che, da sempre, caratterizzano un ambiente cosiddetto “maschile”. Così come accade in altri ambiti, ci troviamo dinanzi a pregiudizi tali da far sì che non si investa -in questo caso nel calcio- sulle donne e non gli si dia la possibilità di poter scegliere senza essere limitate o, peggio ancora, discriminate, per le proprie scelte. Per questo riteniamo che porre fine ad una esperienza che ha visto una rosa di bambine e ragazze approcciarsi e crescere sino a raggiungere l’agognato obiettivo della serie C, sia avvilente per l’intera nostra città. Esprimiamo dunque piena solidarietà alle calciatrici, alla dirigenza, allo staff tecnico e a tutte le tifose e i tifosi che in questi anni hanno fatto sì che anche il settore femminile potesse svilupparsi, abbattendo pregiudizi e stereotipi di genere”.
I tifosi della femminile riuniti nel gruppo C’è Bello #Forza Lupe
“Le maledette non ci sono più. Le hanno uccise, già l’anno scorso ci avevano provato, quest’ anno ci sono riusciti! Ci fate schifo tutti, dal presidente al magazziniere, TUTTI sappiatelo. Povere LUPE #siamosempreconvoi Voi siete il bello Loro il brutto”
Sergio Crocco Presidente dell’Associazione La Terra di Piero
“Manda via Marulla senza nemmeno la faccia di dirglielo. Manda via Pincente senza manco la faccia di dirglielo. Chiude la squadra femminile senza manco la faccia di dirglielo (le ragazze lo hanno saputo per caso). Un modo di fare scorretto ed offensivo. Ma sapete di chi è la colpa? Di Sergio Crocco che queste schifezze non se le tiene. Lekkins in my city.”
Ultrà Cosenza 1978 Curva Sud
“Oggi è una giornata buia per lo sport cosentino. Nonostante la promozione conquistata sul campo il presidente Guarascio non ha iscritto la squadra femminile al campionato di Serie C. Mentre tutto il mondo rivolge l’attenzione al calcio femminile, a Cosenza la società capitanata dal presidente, compie un vergognoso passo indietro. In questi anni tantissime ragazze si erano avvicinate al calcio. A loro va tutta la nostra vicinanza e tutta la nostra solidarietà, contro ogni pregiudizio, contro ogni discriminazione”.